Cosa accade quando oggi come oggi una band imbraccia ancora strumenti veri e fa della distorsione il proprio motto di vita? Nasce La Sindrome di Kessler e il loro Cemento e Nuvole, un disco pieno di ottimi spunti e un sound selvaggio che si mischia alla perfezione a delle vocalità pure e perfette in cui ogni minimo dettaglio e curato e al proprio posto.
Cemento e Nuvole è una vera e propria prova di forza e volontà per una band emergente che ha il coraggio di suonarsela ancora alla grande, senza cadere nella trappola del “piacere agli altri”.
Ogni brano ha una storia a sé e rappresenta un quadro generale molto ampio in cui potersi specchiare e ritrovarsi, tra le tracce che più rimangono nell’etere e nella nostra mente troviamo sicuramente “
La prossima infezione e Benzina ma ogni traccia deve essere ascoltata e gustata sino all’ultimo, succhiando il midollo stesso della radice de La Sindrome di Kessler.
Unica pecca della band risulta essere la poca voglia di sperimentare e l’andare sul sicuro, ma, se tutte le band che vanno sul sicuro riuscissero a sfornare un disco come Cemento e nuvole allora ben venga l’usato sicuro.
Il sound della band riuscirebbe a convincere anche i più scettici e i più nostalgici di un certo tipo di musica suonata ad alto volume e sempre ben voluta e amata dalle generazioni passate. Un disco che ha un ottimo tiro da parte di una formazione che potrà dare il meglio di sé nel tempo a venire. (Sante Urchino)
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