Herself è una delle creature del polistrumentista Gioele Valenti, molto attivo negli ultimi anni nella scena neopsichedelica nordeuropea in diverse formazioni come JuJu, Josefin Ohrn e Lay Llamas.
Il lavoro di Herself viene salutato dalla critica, sin dagli esordi in casa Jestrai (prima label dei Verdena), come un armonico meeting tra Sparklehorse, Gravenhurst e Will Oldham.
Con un pugno di dischi alle spalle, il songwriting di Gioele Valenti sa di folk apocalittico a bassa fedeltà, derive crooner e pop adamantino, e sebbene affondi le sue radici nella tradizione della forma canzone, la sua musica osa spesso nel territorio di una sperimentazione sottile ed equilibrata.
Il nuovo Rigel Playground, in uscita il 19 ottobre 2018, predispone l’ascoltatore per un viaggio di folk cosmico, in cui gli inglesismi della tradizione si sposano con una vena alt., come se i Beatles e gli Sparklehorse incontrassero i tormenti di Nick Drake e l’intimismo di Mike Scott.
Avvezzo da sempre alle collaborazioni (da Amaury Cambuzat degli Ulan Bator a John Fallon degli Steppes, passando per Capra Informis dei Goat), partecipa a Rigel Playground Jonathan Donahue, cantante degli americani Mercury Rev, band di assoluto rilievo dell’indie internazionale, che ha prestato la voce nel singolo The Beast of Love.
A seguito di questo incontro artistico, a settembre prossimo i Mercury Rev faranno aprire i concerti del tour italiano proprio agli Herself. (La redazione)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 3 Agosto 2018