Non tutto accade all’improvviso e i di Jesse Mac Cormack non fa eccezione: il suo art-rock caleidoscopico è l’apice di 5 anni di studio meticoloso, registrazioni ed evoluzioni.
Con i tre EP precedenti – Music for the Soul (2014), Crush (2015), After the Glow (2016) – l’artista di Montreal ha ottenuto consensi da parte di pubblico e critica, mentre ridefiniva la sua visione e affinava un nuovo stile di cantautorato, più sontuoso ma, al tempo stesso, diretto. Infatti, mentre gli anni precedenti veniva acclamato come il nuovo eroe del folk moderno da Les Inrocks, oggi le canzoni che compongono Now sono sfaccettate e proiettate al futuro, richiamando il pop di Tame Impala, Talk Talk e Perfume Genius.
Come sempre in carriera, Mac Cormack ha suonato la maggior parte degli strumenti presenti nell’album, dal basso alla batteria, fino al sintetizzatore analogico. Jesse è un mago dell’home-studio, oltre che un ottimo chitarrista – eccellente il suo omaggio a Stevie Ray Vaughan in occasione del Montreal International Jazz Festival del 2018. La sua tecnica è stata affinata da anni di collaborazioni in tutto il nord America e in Europa con Patrick Watson, i Barr Brothers, Cat Power, Helena Deland, Emilie Kahn, Philippe Brach e tanti altri.
Per la sua prima uscita, il polistrumentista canadese, ha cercato di creare musica che avrebbe trovato il suo habitat naturale in un concerto dal vivo, con riff potenti accompagnati da synth e percussioni. È così che sono nati brani come Give a Chance, costruiti a partire dalla sezione ritmica immaginando proprio la possibile reazione di un pubblico dal vivo.
Tutto questo senso di esplorazione pervade le 10 tracce di Now, così come lo fanno un forte lato onirico e l’idea che le scoperte non siano solo frutto di uno studio a monte e di una teoria, ma di una sensazione. Le stagioni passano, i rapporti cambiano, e le lezioni di vita vengono dalle esperienze più disparate: ieri è già finito e domani potrebbe non arrivare mai, dice Jesse, e canzoni come No Love Go e Nothing Lasts provano ad inserire questa consapevolezza in un presente precario. Altri brani sono frutti di trance e fantasticherie, desideri e pulsioni, persino l’esperienza in prima persona con droghe psicotrope.
È proprio a causa di una ricerca approfondita che la musica di Mac Cormack non sembra mai senza meta o confusionaria. Questi non sono brani improvvisati messi insieme per caso; sono probabili hit, dirette e cristalline. Tanto che se si dovesse associare il disco ad un panorama, sarebbe il deserto del Mojave, vasto e misterioso, il letto tranquillo di quello che una volta era un oceano tumultuoso. La Death Valley occupa un posto importante nell’immaginario di Jesse, al punto che ha voluto farne la location per le foto dell’album e per quelli che saranno due video futuri.
Se hai successo nell’essere te stesso, nulla potrà fermarti, dice Jesse. Per qualcuno gli albumi sono delle dichiarazioni, dei sommari di ciò che sei e di ciò che vuoi. Per altri sono documenti, il resoconto di un particolare periodo, scritto prima che il ricordo svanisca. Now in qualche modo riesce ad essere entrambi: una dichiarazione di principi e un battito di ciglia, cantautorato nato dal dolore e la presa di coscienza che tutto passa.
A 30 anni, Jesse Mac Cormack raduna il mondo attorno a sé. Vive nel momento, con una canzone sulle labbra e una chitarra tra le braccia. Dopo svariati EP, il cantautore e compositore canadese Jesse Mac Cormack arriva al debutto con Now, in uscita il prossimo 3 maggio su Secret City Records. Guarda il video del singolo di Give a Chance. (La redazione)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 16 Aprile 2019