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Tutta la classe e l’intimità di Joseph Parsons con il nuovo album Digging For Rays.

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Digging For Rays, il nuovo album di Joseph Parsons uscito il 15 marzo 2019, ha tutto ciò che nel 2019 si può volere da un disco cantautorale, e molto di più. Ci sono infatti bellissime melodie e testi profondi, sonorità evocative di enormi spazi aperti e vibrazioni un po’ senza tempo ma contemporanee, e poi c’è la sua maestosa ed elegante voce.

Parsons è sicuramente un cantautore ma è anche un musicista che ha viaggiato tanto e inevitabilmente il suo tredicesimo lavoro in studio riflette entrambi questi aspetti.

L’artista, cresciuto tra la Pennsylvania e la Louisiana ma attualmente residente in Germania, parte da generi a lui familiari come il folk e il rock per creare qualcosa di nuovo, una musica che sia emozionante e attuale senza però rinnegare le proprie radici né soddisfare la tendenza musicale della nostra epoca. In altre parole è quel tipo di album che l’autore crede che stessimo aspettando.

Brani come Living Things con il suo ritmo propulsivo, l’acustica e elegiaca Sad Parade, la cupa Wide Awake e la seducente Beautiful Lie suonano tutti freschi e originali, elevati da una voce unica nel suo genere. Parsons è un cantante riflessivo e controllato, che convoglia la sua profondità emotiva con delicatezza, seduzione usando intriganti giochi di sfumature.

Digging For Rays è il modo di Parsons di dire che “cercare nella vita una piccola luce, raggi di speranza e la luce del sole” è dolorosamente necessario, considerando come se la passa il mondo oggi e, in particolare, il suo Paese natale. “Sono ancora un ottimista anche quando le cose sembrano andar male” dice Parsons. La musica lo aiuta a mantenere questo suo equilibrio e ottimismo.

Con più di una dozzina di album in studio, tante collaborazioni artistiche e più di 20 anni di live, Joseph Parsons ha dimostrato a tutto il mondo di essere un cantautore di classe, un musicista versatile e un ottimo performer. Ma ancora continua a spingersi oltre, aggiungendo sonorità più moderne alla propria tavolozza per creare un altro brillante disco che rivela livelli diversi ad ogni ascolto successivo.

Alcune delle sue canzoni sono più introspettive e offrono spunti più profondi, mentre altre sono scritte dal punto di vista di un attento osservatore che ci racconta questo mondo in continuo cambiamento. È un mondo che Parsons conosce molto bene, avendo vissuto in tanti luoghi diversi nel corso degli anni, da Los Angeles a Baghdad passando per Berlino.

Parsons attinge anche da grandi artisti come James Taylor, Cat Stevens, Bob Dylan, Jackson Browne e da menti fuori dal coro come Miles Davis, Paco de Lucia, Bob Marley e Daniel Lanois.

Da questi ingredienti ha creato una musica originale noncurante delle etichette. L’unica cosa che conta per Parsons è fare una buona canzone. E quando una canzone è davvero buona? “Quando raggiunge il cuore e l’anima dell’ascoltatore” afferma Parsons. Senza dubbio i 10 brani che compongono il suo Digging For Rays fanno esattamente questo. (La redazione)

clicca qui e ascolta il disco


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