Pier Adduce e band tornano da un tour live mai interrotto con un nuovo disco. Nove tracce dal piglio post punk, istantanee notturne raccontate in musica. Un blues primordiale che ha origine in un piede che batte il ritmo delle parole, tra un omaggio a Tenco, suggestioni letterarie e polaroid di vita quotidiana.
Notturno, mobile, a tratti sfuggente, con improvvisi squarci di luce, Luna Piena e guardrail è il nuovo disco dei Guignol. Nove tracce dal piglio post punk, venate di blues in cui il frontman Pier Adduce raccoglie la lezione del grande scrittore russo Anton ?echov: “Non dirmi che la luna splende, mostrami il riflesso della sua luce nel vetro infranto”.
Un pugno di nuove canzoni, che arriva dopo Porteremo gli stessi panni (2018), Abile labile (2016) e tante date dal vivo.
«Tutto ha origine da un blues primordiale: una suggestione che porta a un testo, un testo che suggerisce il suono e il piede che batte il ritmo delle parole, solo dopo arriva l’armonia» (Pier Adduce)
In uscita il 28 febbraio per Atelier Sonique, Luna piena e guardrail è l’ottavo album della band milanese, un disco di forti contrasti e contrapposizioni, di luci e ombre che si aggirano e alternano come su una giostra, attraendosi e annullandosi reciprocamente, danzando tra istinti di sopravvivenza, pulsioni vitali, smarrimenti e limiti non oltrepassabili, proprio per questo sempre soggetti a superamento.
Un album dove crisi individuali e generali coincidono con la sconfitta definitiva o la riscoperta o il ritrovamento, talvolta, di se stessi. (La redazione)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 3 Febbraio 2020