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Izo FitzRoy – How The Mighty Fall, 2020 | Recensione

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Per anni la storia musicale della cantautrice Izo FitzRoy è stata legata al gospel, ma la sua potenza vocale intrisa di sonorità soul, jazz e blues l’ha resa ben presto una “voce fuori dal coro”.

La sua carriera discografica decolla nel 2017 con l’album di debutto Skyline, che grazie al supporto di radio in tutto il mondo rende la sua una delle voci più riconoscibili della scena soul moderna.

Proprio quando Izo sembrava proiettata verso un’ascesa inarrestabile però si avvera il peggior incubo di ogni cantante: perde la capacità di cantare e deve sottoporsi a un delicato intervento chirurgico alle corde vocali seguito da un lungo periodo di riabilitazione.

È stato quindi un sollievo vederla riacquistare appieno la sua caratteristica estensione vocale nel 2019 con l’uscita di diversi singoli in collaborazione con artisti come il trio dance Kraak & Smaak, o i produttori nu funk e suoi compagni di etichetta Dr Rubberfunk e Flevans. Ma ci sono altre buone notizie per i fan perché in seguito all’uscita di diverse tracce che lo anticipavano, FitzRoy ha appena pubblicato il suo secondo album How The Mighty Fall su Jalapeno Records; una splendida miscela di soul, funk, disco e blues.

Il nuovo album può vantare alle produzioni nomi acclamati: il don della disco Dimitri From Paris guida la band parigina Cotonete nell’esplosivo singolo I want magic, il mago del groove Shawn Lee fornisce i ritmi funky-boogie di Slim Pickings e il resto del disco è nelle sapienti mani di Colin Elliott, noto per le sue collaborazioni con Paul Weller, Jarvis Cocker e Richard Hawley, oltre ad aver ricevuto una nomination per la rinomata Mercury Prize. A completare la ricchezza di talenti c’è uno dei più richiesti gruppi funk del settore, The Haggis Horns, e il Soul Sanctuary Gospel Choir.

Ideato dopo la rottura di una lunga relazione, How The Mighty Fall è frutto di un periodo difficile per Izo FitzRoy e tratta tematiche profonde come la rottura dei rapporti sociali, comunicativi e interiori. Difficile non lasciarsi trasportare dalla evidente passione di questa talentuosa artista. Bentornata Izo! (Adaja Inira)

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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 18 Marzo 2020

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