Un cantautorato ricercato ed elegante, sempre in bilico tra classicità e sonorità contemporanee, tra forma-canzone e nuove visioni pop
Con questo nuovo album Fabio Cinti riesce dove gli altri annaspano: muoversi con grazia e leggerezza sul filo sottile dell’esistenza. Ci riesce mettendo in musica otto piccole gemme che perlustrano le profondità dei sentimenti umani senza mai risultare impersonali.
Ci riesce grazie a un cantautorato ricercato ed elegante, sempre in bilico tra classicità e sonorità contemporanee, tra forma-canzone e nuove visioni pop, liberandosi una volta per sempre di stereotipi, congetture e finte personalità.
Non è un caso infatti che questa volta sia il blu a muovere l’opera migliore di Cinti. Quel blu che predilige i labirinti dell’anima e che, tra alti e bassi, lo rende finalmente libero di essere semplicemente se stesso. Perché perdersi, talvolta, vuol dire anche ritrovarsi. (La redazione)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 13 Maggio 2020