La Star Feminine Band è composta da otto ragazze del Benin, tra i 9 e i 16 anni, affascinate da arte e musica. L'omonimo disco di debutto della formazione africana si appresta a scuotere la scena internazionale con un fresco e originalissimo blend di garage rock, jazz e folk.
Il 20 novembre prossimo sarà pubblicato da Born Bad Records l’omonimo album d’esordio della Star Feminine Band, giovanissima formazione proveniente dallo Stato africano del Benin.
La Star Feminine Band è composta da otto ragazze tra i 9 e i 16 anni affascinate da arte e musica.
Il disco è stato registrato in uno studio ricavato in una stanza del museo della loro città, Natitingou, dove hanno provato quotidianamente tutti i giorni, sia festivi che feriali.
Nel 2020 purtroppo la situazione delle donne in molte aree rurali del continente africano, ma anche nelle metropoli, non è cambiata rispetto al secolo scorso e il movimento #MeToo difficilmente è riuscito a toccare le aree più remote del Paese.
La Star Feminine Band però e riuscita a suonare dal vivo a Natitingou e nei villaggi attigui, e a richiamare un numero sempre più grande di curiosi, composto da bambini, famiglie e amanti di musica contemporanea e del passato.
André Baleguemon, consigliere della formazione nonché compositore di tutti i brani, ha adattato assieme alla band diverse canzoni ispirate dalla musica tradizionale, dando così nuova linfa al folklore locale.
«Tutte loro hanno sottoposto idee e scritto testi. Il sogno segreto di queste ragazze è diventare star internazionali e mostrare al mondo intero l’importanza di essere donna. La Star Feminine Band parla di mutilazione genitale femminile e violenza contro le ragazze, ci tengono ad avviare un dibattito politico e sociale per migliorare il loro paese». (André Baleguemon)
La Star Feminine Band si è ispirata soprattutto ai ritmi della cultura waama, cantando in francese ma anche nei vari dialetti locali (waama, ditamari e fon).
Peba, uno dei primi brani scritti in waama, parla di ragazze che vanno a scuola per realizzarsi. Timtilu, in lingua ditamari, parla invece di appartenenza e di non abbandonare la propria cultura e, anzi, di onorarla. Rew Be Me Light infine è un’ode alle donne: un asupicio ad aver successo nella vita e nel lavoro. Singoli con i quali le otto ragazze della Star Feminine Band stanno diventando l’orgoglio della regione dell’Atakora, piantando i semi per un futuro migliore nel Benin.
Il disco di debutto della formazione africana si appresta insomma a scuotere la scena internazionale con un fresco e originalissimo blend di garage rock, jazz e folk.
Nell’attesa gustiamoci questa nuova, formidabile traccia dal titolo Femme Africaine. Buon ascolto. (La redazione)
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