Irene Pignatti, in arte Prim, è figlia di musicisti che le hanno instillato l'amore per la musica sin da piccola. Il risultato è questo debutto estremamente promettente uscito lo scorso 2 ottobre per We Were Never Being Boring Collective. Buon ascolto.
Before You Leave è il disco di debutto di Prim, progetto della giovane cantautrice modenese Irene Pignatti.
Così parla Irene Pignatti di se stessa e di questo primo, breve lavoro discografico. Lo fa con una innocenza tale che è impossibile non restarne incantati.
“Ho iniziato a scrivere canzoni con la mia chitarra acustica quando avevo 14 anni, suonando principalmente come Taylor Swift, anche se mi piacevamo altre cose. Ho sempre amato l’indie-pop britannico come The 1975 e Daughter, e lentamente, grazie inesorabilmente ai membri della mia band venuti in seguito, sono riuscita a registrare questo EP realizzando un sogno”.
Irene scrive le canzoni, canta e suona chitarra e ukulele assieme alla sua band/progetto: Prim.
È solo all’inizio della sua carriera, ma questo EP d’esordio, Before You Leave, mostra tutto il talento della musicista italiana che, a quanto pare, sembra avere le idee molto chiare.
“Ogni canzone di questo EP è una storia. Scrivo delle mie esperienze personali e dei momenti che mi hanno fatto sentire qualcosa di speciale. Non sono una poetessa e non mi piace usare parole fantasiose, preferisco essere diretta”.
Le cinque canzoni di questo Before You Leave raccontano storie di crescita personale (In May), momenti di amicizia (Coffee) e turbini di emozioni (Tears), anche se è una frase in Afternoon che colpisce più di altre: “Tutte le cose che non ho detto / Mi stanno dando la caccia”, probabilmente per evitare quella sensazione di non aver più nulla da dire.
La voce di Prim è brillante e calda, ideale accompagnamento di un indie-pop raffinato. Un connubio che non passa affatto inosservato e riporta alla memoria certe cose di Allo Darlin e Hello Saferide, oltre ai contemporanei The Japanese House e The Neighbourhood.
Irene Pignatti è figlia di musicisti che le hanno instillato l’amore per la musica sin da piccola.
Il risultato è questo debutto estremamente promettente uscito lo scorso 2 ottobre per la sempre attenta e lodevole etichetta italiana We Were Never Being Boring Collective. (La redazione)
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