Il progetto è stato curato e sviluppato da due luminari delle moderne sonorità del Sudafrica, il pianista e songwriter Thandi Ntuli e Siyabonga Mthembu del noto ensemble di Johannesburg The Brother Moves On.
Le città sudafricane sono da sempre luoghi cosmopoliti, dove culture e popolazioni provenienti da tutto il continente si sono incontrate.
L’Apartheid ha confinato e costretto a vivere negli stessi luoghi persone provenienti da luoghi differenti. Nelle città del Sudafrica le radio suonavano generi differenti come la musica da chiesa, la classica, il jazz americano e il pop inglese.
Indaba Is – pubblicato oggi, venerdì 29 gennaio, dalla label londinese Brownswood – indaga proprio su questo fenomeno e presenta il frutto contemporaneo nato dall’incredibile rivoluzione creatività collettiva dei musicisti sudafricani.
Nel disco sono presenti otto tra le più rappresentative realtà contemporanee provenienti dal Sudafrica, musicisti che hanno reso proprio un linguaggio nato dall’incontro di culture differenti tra loro.
Ke Nako (letteralmente “ora è il momento”) del pianista Bokani Dyer nasce, per esempio, dallo slogan utilizzato per far votare la popolazione sudafricana alle prime elezioni post-apartheid.
Oltre a Bokani Dyer nel disco sono presenti anche The Brothers Moves On di Siyabonga Mthembu, Lwanda Gogwana, The Wretched, Sibusile Xaba, The Ancestors, Thandi Ntuli e iPhupho L’ka Biko ft. Hymnself & Kinsmen. (La redazione)
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