«Beethoven fu il primo musicista “indipendente” della storia. Compose per sé, non per i committenti, e per esprimere i palpiti segreti dell’anima».
L’ingegnere meccanico Rocco Di Campli, che fin da ragazzo coltiva la sua passione per la musica sinfonica, pubblica per Diarkos Editore un libro sulla figura di Ludwig van Beethoven, uno dei più grandi geni della musica mai esistiti.
Beethoven fu il primo musicista “indipendente” della storia. Compose per sé, non per i committenti, e per esprimere i palpiti segreti dell’anima. Ponendo se stesso al centro della propria opera, divenne una figura eroica, riversando nella musica i propri affanni personali e trasformandoli in un messaggio di pace e di speranza universale. Questo volume è un viaggio per accostarci a Beethoven, scandagliandone l’animo e le sfaccettature della complessa personalità. A partire dalla descrizione delle caratteristiche fisiche, attraverso la ritrattistica e le testimonianze di personaggi coevi (come Rossini), conosceremo il Maestro affrontando vari aspetti della sua esistenza: il quadro storico, le vicende politiche, gli amori, le amicizie, il coinvolgimento con gli ideali illuministi, gli slanci emotivi e gli influssi sui futuri romantici.
Dalla sinossi di “Beethoven. La straordinaria complessità di un genio“.
Nato a Bonn il 16 dicembre1770 e morto a Vienna il 26 marzo 1827, il compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco Ludwig van Beethoven resta ancora oggi uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. (La redazione)
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