L’attore Riccardo Rossi ci parla della sua passione per la musica e i vinili

Con il programma televisivo «I miei vinili», Riccardo Rossi ha manifestato pubblicamente il suo amore per la musica e i dischi in vinile. Per sapere da dove nasce questa sua grande passione, gli abbiamo fatto qualche domanda.

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Attore, cabarettista, conduttore televisivo, doppiatore e perfino regista, Riccardo Rossi nutre fin da ragazzo una grande passione per la musica e per i dischi in vinile.

Una passione talmente forte che è addirittura sfociata in un godibilissimo programma musicale (andato in onda prima su Sky Uno e poi su Rai 3) dall’inequivocabile titolo «I miei vinili».

Per sapere da dove nasce questo suo amore per la musica e i vinili, gli abbiamo fatto qualche domanda. Buona lettura. (La redazione)

Intervista a Riccardo Rossi© di Luca D’Ambrosio

Riccardo Rossi («I miei vinili», Sky Uno)

Come nasce la tua passione per la musica?

Dall’ascolto in casa sin da piccolo, con i dischi dei miei, sentiti sempre, fino allo sfinimento, anche perché poi erano sempre quelli! E poi con un pianoforte a casa di mia nonna: quando andavo da lei mi buttavo per ore su quel piano!

Qual è stato il tuo primo disco acquistato?

Il primo disco da ragazzo al liceo, Pictures at an Exhibition degli Emerson Lake & Palmer: venivo dalla musica classica (che studiavo con lezioni di pianoforte) e quindi conoscevo molto bene l’originale di Mussorgsky, è stato il vero e proprio trait d’union, il ponte verso il pop in generale.

C’è un gruppo o un artista che ami particolarmente? E perché?

Certamente i Beatles sono ancora un amore molto forte, soprattutto da Rubber Soul in poi…

Continui a comprare dischi fisici?

No, risento spesso i miei dell’epoca, quelli comprati fino al 1985.

Qual è il tuo rapporto con la musica liquida e lo streaming?

Solo di ascolto per qualcosa che non conosco, un grande archivio di conoscenza e valutazione ma niente di più.

Il solito gioco. Sta bruciando casa e puoi salvare solo cinque dischi. Quali salveresti? (Non pensarci troppo, altrimenti la casa brucia)

Songs in the key of life, Stevie Wonder. Sinfonia n. 9, Ludwig van Beethoven. Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, The Beatles.

Chi e cosa ti piace oggi?

Molto poco, ancora un po’ di colonne sonore…

Dove sta andando la musica in questo particolare momento storico?

La mia è una speranza più che una convinzione: che la musica stia tornando verso quella “scritta” e non montata su basi già pronte.

Cos’è la musica per Riccardo Rossi?

È senz’altro la mia passione più grande e credo sia per molti, me compreso, un’àncora di salvezza.

Stai preparando qualcosa di musicale?

Ci sto pensando da anni: uno show dove la musica sia protagonista e colonna sonora dei miei racconti.

(Articolo coperto da copyright. Per informazioni, contattare l’editore di questo blog.)


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