Esce oggi, 16 luglio 2021, su etichetta Polyvinyl, «Drama», il muovo album del musicista e cantautore Rodrigo Amarante.
Esce oggi, 16 luglio 2021, su etichetta Polyvinyl, Drama, il muovo album del musicista e cantautore Rodrigo Amarante.
Una lunga attesa, dunque, dopo il suo debutto del 2014 con Cavalo, una meravigliosa e personale raccolta di canzoni in cui – come scrive NPR Music – “ogni strumento respira, ogni suono si fonde ma allo stesso tempo ogni momento è a sé”.
Forse avete già sentito Rodrigo Amarante nella sua toccante Tuyo, tema principale della serie Netflix Narcos, oppure nel disco con i Little Joy. O ancora magari vi è capitato di leggere il suo nome trai i credits delle canzoni di Gal Costa, Norah Jones e Gilberto Gil; o forse lo avete visto esibirsi con la big band brasiliana Orquesta Imperial o con il gruppo rock di Rio dei Los Hermanos.
Probabilmente credete già di conoscere Rodrigo Amarante, ma Drama, il suo secondo disco, introdurrà un nuovo livello di confusione a tutto ciò.
Nato a Rio de Janeiro nel 1976, Amarante individua due incidenti del suo passato che hanno influenzato direttamente la sua musica: una malattia di infanzia che gli ha permesso di apprezzare la bellezza delle seconde possibilità; e il momento in cui suo padre (con il consenso riluttante dello stesso Rodrigo) gli ha tagliato i suoi lunghi capelli, nel tentativo di liberarlo, con essi, dai drammi e dall’eccessiva sensibilità del ragazzino.
«Vestirsi di tutto punto come modo per mostrarsi, anziché vestirsi in maniera informale per nascondersi, ecco cosa è Drama. Uno strumento. Solleticare la memoria attraverso la confessione, guardare attraverso i buchi di una maschera. Questo non è qualcosa che ho vissuto, bensì una consapevolezza postuma, qualcosa che viene dopo di me, come spesso accade. Queste canzoni sono state lo strumento per realizzarlo, non il contrario.»
Rodrigo Amarante
Drama ha visto la luce alla fine del 2018 durante una session di Rodrigo insieme alla sua band abituale che vede “Lucky” Paul Taylor alla batteria, Todd Dahlhoff al basso, Andres Renteria alle congas, e Amarante alla chitarra.
La scrittura e le registrazioni sono proseguite poi per tutto il 2019, alcune canzoni sono state tirate fuori dal fondo di un cassetto, altre invece sono completamente nuove.
Agli inizi del 2020, quando il disco non era ancora per niente terminato, Los Angeles entra in lockdown e Amarante si ritrova da solo, e inizia ad aggiungere sovraincisioni e a mixare le tracce completate insieme a Noah Georgeson, a distanza. Ovviamente l’isolamento ha dettato il suono del disco.
«Il lockdown e le conseguenti limitazioni hanno prodotto alcune ottime idee. Ho iniziato l’album con l’intenzione di concentrarmi sul ritmo e sulla melodia, di abbandonare quelle progressioni di accordi ricche e le modulazioni che ho ereditato dal Brasile ed essere, per una volta, più diretto. Ma non appena ho cominciato, ho realizzato qual era il motivo dietro a questo tentativo: c’era l’ombra di quel ragazzino dalla testa rasata che dovevo essere, ormai rassegnato. Al contrario quindi ho deciso di abbracciare le complicazioni che ho ereditato».
Rodrigo Amarante
Rodrigo Amarante sarà in Italia per un concerto il 25 aprile 2022 in Santeria a Milano. (La redazione)
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