Andrea Chimenti di sicuro rientra in una sorta di trinità (o forse più?) di cantautori intoccabili che riescono a trasmetterti qualcosa in più, sussurrandola, con una semplicità disarmante.
Il nuovo disco di Andrea Chimenti è un disco di rara bellezza e vogliamo dirlo subito, senza preoccuparci d’esser troppo di “parte” o d’essere “fan” perché le cose giuste van dette e non bisogna nascondersi dietro un dito.
Il deserto la notte il mare è un disco d’autore come quei pochi che potreste ascoltare in un anno intero, come ad esempio, un disco di Cristiano Godano, di Paolo Benvengnù e poi chi altro?
Andrea Chimenti di sicuro rientra in una sorta di trinità (o forse più?) di cantautori intoccabili che riescono a trasmetterti qualcosa in più, sussurrandola, con una semplicità disarmante.
Ciò che colpisce di più (oltre le collaborazioni, per esempio) è la musica, soffice, leggera, non convenzionale, originale, fuori dagli schemi e potremmo continuare così ancora per giorni.
“Beato questo mio viaggio che sono in viaggio ancora”, da Beatissimo ci fa capire che oltre le semplici parole c’è qualcos’altro, passione, amore, poesia e bellezza che non stanca mai e ci travolge come un uragano, senza esserne assolutamente consapevoli.
Ascoltando il disco possiamo ritrovarci a passare per tracce come Bimbo ad esempio, altra poesia in stile ninnananna che tutti avremmo voluto ascoltare, dedicarci e dedicare, “Avrai una scuola, una casa perché, tu sei così bello, tu sei come un Re”.
Scoprendo sempre di più Il deserto la notte il mare, possiamo realizzare che Andrea Chimenti non è solo, che i suoi colori si mescolano insieme a David Jackson dei Van Der Graaf Generator in Milioni, Ginevra di Marco in Allodola Nera, Antonio Aiazzi (Litfiba), Fabio Galavotti (Moda), Francesco Magnelli (CSI e CCCP) e Cristiano Roversi (Moongarden).
Vi sembra poco? No, non lo è affatto e se siete affamati di buona musica, dovreste venire qui, sedervi, ascoltare, comprare il disco e lasciarvi sedurre perché Il deserto la notte il mare è uno di quei capolavori che dovrebbe andare sicuramente nella vostra collezione.
In conclusione Il deserto la notte il mare è un disco ispirato, voluto, desiderato sicuramente dall’artista con una gran voglia di ritorno. L’album riesce a spazzare via decine e decine di dischi spazzatura sputati fuori dal music business alla velocità della luce candidandosi sicuramente ad uno dei miglior dischi del 2021. (Lorenzo D’Antoni)
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