Capossela e Truppi canteranno «Nella mia ora di libertà» di Fabrizio De André, brano tratto da «Storia di un impiegato», l’album più politico del grande cantautore genovese.
Questa sera, 4 febbraio, Vinicio Capossela si esibirà in duetto con Giovanni Truppi sul palco dell’Ariston alla 72° edizione del Festival della Canzone Italiana, nell’ambito della serata dedicata alle cover.
Capossela e Truppi canteranno Nella mia ora di libertà di Fabrizio De André, brano tratto da Storia di un impiegato, l’album più politico del grande cantautore genovese.
Per Capossela si tratta della prima volta al Festival di Sanremo ma non della prima volta a confronto con l’opera dell’immortale Faber con il quale nel 2011, in occasione della pubblicazione dell’album tributo della London Simphony Orchestra Sogno n. 1, ha addirittura duettato virtualmente nella registrazione di Valzer per un amore.
Mi è sembrato naturale accogliere l’invito di Giovanni Truppi a salire con lui sul palco di Sanremo. Truppi è un artista fedele alla sua idea di musica e mi piace il modo in cui interpreta il ruolo del cantautore. Abbiamo diversi amici e collaboratori in comune che si sono rivolti a me affettuosamente come a un vecchio zio. La musica è una lunga fila di gente che si passa il secchio per spegnere un fuoco lontano, ho pensato che potevo dare una mano a passare il secchio. Inoltre, mi è piaciuta la rivisitazione che Giovanni mi ha proposto de “La mia ora di libertà”, probabilmente la più forte canzone mai scritta sul tema del carcere. Una canzone di grande radicalità che sottolinea come non ci sia possibilità di conciliazione tra detenuto e detentore. La nostra società ha sempre più bisogno di punizione. Calano i reati ma crescono esponenzialmente le detenzioni, in condizioni di precarietà e sovraffollamento, che riguardano soprattutto gli strati più deboli. La società punisce soprattutto quelli che la disparità sociale sulla quale si regge ha condannato a stare in basso. E non dimentichiamo cosa il Covid abbia significato per la popolazione carceraria, in termini di perdita di diritti, a partire da quello più importante che a prescindere dal covid in carcere è già profondamente sacrificato: il diritto all’affettività.
Vinicio Capossela
Concluso l’impegno di Sanremo, Capossela tornerà a esibirsi dal vivo in primavera portando in tour due concerti: Round one thirty five 1990 – 2020. Personal Standards e Bestiario d’Amore. (La redazione)
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