«Say Laura» di Eric Chenaux è senza alcun dubbio il lavoro più immacolato e incontaminato del chitarrista e cantante canadese.
Il nuovo disco del chitarrista e cantante canadese Eric Chenaux è senza alcun dubbio il suo lavoro più immacolato e incontaminato.
Say Laura – questo è il titolo – incarna perfettamente l’interazione tra strumento e voce in cui Chenaux si è dilettato nel corso dell’ultimo decennio: una sorta di contrapposizione tra un cantato seducente e sicuro di sé e una chitarra dispettosa, esausta e completamente destabilizzata.
Le cinque ballate erranti che formano Say Laura portano la scrittura semi-improvvisata ma fortemente intenzionale di Chenaux alla sua realizzazione più piena, chiara, calda e interessante della sua carriera. Un’opera intransigente e generosa, spartana e lussuosa, elementare e ornata allo stesso tempo.
Voce e chitarra nel disco sono incise con chiarezza elementare in uno spazio sonoro meravigliosamente aperto e simbiotico che fanno di Say Laura un disco quasi jazz sebbene contenga momenti e melodie che si avvicinano al pop.
Say Laura è il disco più minimale, controllato, regolato e ritmico del musicista canadese che prende come riferimenti un largo spettro di artisti: da Sun Ra a Jeanne Lee, dai Gang Starr a Charlie Parker, da Betty Carter a Thelonious Monk.
Un album minimalista e avanguardistico che si muove con leggerezza tra jazz, folk e pop.
In uscita il 18 febbraio 2022 su Constellation e Murailles Music, Say Laura di Eric Chenaux vede la collaborazione di Ryan Driver che ha partecipato alla scrittura dei testi. (La redazione)
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