Secondo quanto dichiarato dalla FIMI, nel 2021 l’Italia, in termini di ricavi, si posiziona come il terzo mercato discografico più grande dell'Unione Europea, il decimo nel mondo.
Si inaugura questa settimana la 66° edizione dell’Eurovision Song Contest, per la terza volta ospite dell’Italia con la presenza di 40 paesi che rappresentano il 30% dei ricavi del mercato globale: il Bel Paese – scrive in un comunicato stampa la FIMI – è rientrato nella top ten dei più importanti mercati a livello globale con un 27,8% di crescita a oltre 332 milioni di euro di ricavi.
Ad aver trascinato il mercato italiano sono i ricavi dagli abbonamenti alle piattaforme streaming: il segmento premium è cresciuto del 35,6%, insieme all’area video streaming sostenuta dalla pubblicità con un +46,3%. Complessivamente, tutto il segmento tra audio e video streaming è cresciuto del 24,6% arrivando a 208 milioni di euro di ricavi. D’altronde nel segmento audio ormai ogni settimana i consumatori italiani realizzano in media oltre un miliardo di stream, in una cornice di consumo di oltre 19 ore settimanali nell’ascolto di musica (dati IFPI Engaging with Music), di cui il 45% effettua tramite abbonamento premium, una percentuale che sale al 57% tra i 16 e i 24 anni.
Dopo il difficile 2020, che ha penalizzato i negozi fisici, anche il CD è tornato a generare ricavi in salita con un +10,6% – il dato resta tuttavia al di sotto del 2019 – e il vinile prosegue la sua costante crescita con quasi il 79% di incremento. Crescono anche i ricavi da altri formati come le musicassette, cresciuti del 245%.
Anche i diritti connessi, ovvero i ricavi da licenze per l’uso di musica in radio, televisioni, palestre, pubblici esercizi e feste private sono cresciuti con un + 37,2% a 52 milioni di euro e i diritti di sincronizzazione, ovvero la musica nelle pubblicità, film, serie TV, ha visto un incremento del 36,4% superando per la prima volta i dieci milioni di euro.
Grazie alla forte innovazione spinta nel settore discografico, tra i segmenti leader dell’economia digitale dell’Italia, sono cresciute enormemente le opportunità di successo per gli artisti locali. Nelle classifiche di fine anno, le top ten di singoli e album sono state dominate dal repertorio italiano: diversi artisti della Generazione Z hanno ottenuto risultati di ampio respiro conquistando numerosi dischi di platino. Complessivamente, nel 2021 sono stati infatti premiati 231 Album, 6 Compilation e 1.054 Singoli Digitali tra oro, platino e multiplatino.
Nel 2021 479 album hanno infatti superato la soglia di 10 milioni di streaming: si tratta di 302 artisti in totale, per una crescita di grande rilevanza rispetto a dieci anni fa. Nel 2011 solo 134 album per 105 artisti avevano infatti superato l’equivalente soglia delle 10.000 copie vendute (fisico + download): un segnale fondamentale anche per la sostenibilità economica del mercato.
L’anno passato ha anche visto la crescita dei ricavi per le vendite di musica italiana all’estero che, in termini di royalty generare dall’estero per la musica italiani sono cresciuti saliti del 66% arrivando a circa 20 milioni di euro.
Tutti i dati di mercato sono contenuti nella recente pubblicazione Global Music Report – State of the Industry di IFPI, che in occasione di Eurovision è stata tradotta in italiano: la versione gratuita è disponibile sul sito della FIMI.
In attesa dell’Eurovision, che si terrà il 10, 12 e 14 maggio al Pala Alpitour di Torino, puoi partecipare al nostro sondaggio. (La redazione)
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