Dostoevskij e il gioco d’azzardo

Pressato dall'editore ma soprattutto dai debitori per via del suo vizio per il gioco d'azzardo, Fëdor Dostoevskij pubblica nel 1866 il suo nuovo romanzo, «Il giocatore».

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Pressato dall’editore ma soprattutto dai debitori per via del suo vizio per il gioco d’azzardo, Fëdor Dostoevskij pubblica in un batter d’occhio il suo nuovo romanzo, Il giocatore, nel 1866, all’età di 45 anni.

L’opera, che prende in esame il gioco d’azzardo, venne scritta dal filosofo e scrittore russo in neanche un mese, per poi essere dettata alla sua giovane collaboratrice stenografa Anna Grigor’evna Snitkina, che di lì a qualche mese dall’uscita del libro diventerà sua moglie.

Ecco cosa scrive Anna. G. Dostoevskaja a proposito del marito “giocatore”:

Da principio mi pareva molto strano che F.M., il quale aveva saputo sopportare con tanto coraggio diverse circostanze tragiche, come la reclusione in fortezza coi lavori forzati, l’esilio, la morte della moglie e dell’amato fratello, non avesse abbastanza volontà per frenarsi e non giocare fino all’ultimo tallero. Mi pareva perfino che tutto ciò fosse umiliante e poco degno della sua anima così elevata; e soffrivo per aver scoperto questa debolezza nel carattere del mio caro marito. Ma presto capii che non si trattava di una semplice debolezza di abulia, ma di una passione profonda, capace di paralizzare tutti i centri di volontà e alla quale non poteva ribellarsi neanche un carattere forte. Bisogna rassegnarsi a considerare la passione per il gioco come una malattia incurabile. L’unico rimedio sarebbe stato quello della fuga. Ma fuggire da Baden-Baden non potevamo, perché dovevamo aspettare i soldi dalla Russia.

da “Dostoevskij mio maritodi Anna. G. Dostoevskaja

A partire da Il giocatore, che esce lo stesso anno di un altro suo capolavoro come Delitto e castigo, Fëdor Dostoevskij diventa una figura di riferimento della letteratura russa e mondiale.

Siamo in Germania, in una fittizia città termale di nome Roulettenburg (probabilmente ispirata alla celebre cittadina renana Baden Baden) nella quale il casinò attira molti turisti. Aleksej Ivànovic, il narratore del romanzo, è il precettore in una famiglia stravagante, composta da un vecchio generale innamorato pazzo di una giovane francese dal passato turbolento, mademoiselle Blanche, di due bambini dei quali è il maestro, dalla figliastra del generale Polina Aleksàndrovna, della quale lui è follemente innamorato senza essere ricambiato. Attorno a questo nucleo girano Mr. Astley, un ricco inglese, onesto e timido, anch’egli innamorato di Polina e il marchese francese des Grieux amato da Polina. Aleksej, nella prima parte del romanzo, arriva a compromettersi burlando un barone tedesco, pur di suscitare interesse in Polina. Inoltre, Aleksej si trova spesso a giocare e vincere soldi per Polina, che necessita di grosse somme di denaro, poiché la famiglia è al limite della rovina, a causa delle manipolazioni del marchese des Grieux, il quale ha ipotecato una grossa parte del patrimonio familiare. L’unica via di salvezza consiste nella morte della ‘baboulinka’ (in russo “nonnina”), Antonida Vasil’evna, la vecchia nonna, proprietaria della futura eredità.

Sinossi “Il giocatore

Diversi gli adattamenti cinematografi – da Il grande peccatore di Robert Siodmak allo sceneggiato RAI Il giocatore diretto da Edmo Fenoglio – come anche quelli musicali quale l’omonima opera lirica del compositore russo Sergej Sergeevič Prokof’ev. (La redazione)


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