Pressato dall'editore ma soprattutto dai debitori per via del suo vizio per il gioco d'azzardo, Fëdor Dostoevskij pubblica nel 1866 il suo nuovo romanzo, «Il giocatore».
Pressato dall’editore ma soprattutto dai debitori per via del suo vizio per il gioco d’azzardo, Fëdor Dostoevskij pubblica in un batter d’occhio il suo nuovo romanzo, Il giocatore, nel 1866, all’età di 45 anni.
L’opera, che prende in esame il gioco d’azzardo, venne scritta dal filosofo e scrittore russo in neanche un mese, per poi essere dettata alla sua giovane collaboratrice stenografa Anna Grigor’evna Snitkina, che di lì a qualche mese dall’uscita del libro diventerà sua moglie.
Ecco cosa scrive Anna. G. Dostoevskaja a proposito del marito “giocatore”:
A partire da Il giocatore, che esce lo stesso anno di un altro suo capolavoro come Delitto e castigo, Fëdor Dostoevskij diventa una figura di riferimento della letteratura russa e mondiale.
Diversi gli adattamenti cinematografi – da Il grande peccatore di Robert Siodmak allo sceneggiato RAI Il giocatore diretto da Edmo Fenoglio – come anche quelli musicali quale l’omonima opera lirica del compositore russo Sergej Sergeevič Prokof’ev. (La redazione)