Ascolta «Rade», il nuovo album di Paolo Angeli

La musica di «Rade» affiora come un relitto carico di memoria

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Rade è la sintesi di venticinque anni di convivenza di Paolo Angeli con la sua chitarra orchestra, spinta al limite delle potenzialità timbriche espressive.

A tessere la narrazione di questo concept album è la voce, nasale e dal sapore sardo-iberico, che si affida alle quartine dei poeti galluresi e logudoresi del 1700 e ‘800.

La musica di Rade affiora come un relitto carico di memoria, avvolto da luce accecante, il mare lungo è una superficie in argento, il canto sardo si fonde e confonde con sonorità che evocano una preghiera laica.

Le composizioni divengono luoghi utopici di transito, paesaggi onirici abbozzati con la stilografica, aree protette dalla furia della tempesta, che riconducono all’illusione del miraggio.

Il mare è il magma che unisce le latitudini delle terre emerse, isole musicali sospese tra popolare e contemporaneo, tra pulsazioni balcaniche, arcate mediorientali, adagi desert nord africani, citazioni di Rebetiko e memorie delle avanguardie storiche, reminiscenze flamenche, fraseggi dissonanti, crescendi epici art-rock e convergenze in squarci di liricità.

Rade è il mosto del secolo scorso, dimenticato nella cambusa, invecchiato, che lascia nei bicchieri di vetro il tannino, per abbandonarsi al ricordo di visioni leggere imbalsamate dalla salsedine.

La luce del mediterraneo entra nelle nostre case, con la forza dirompente di un’avanguardia mediterranea trasmessa oralmente da un Caronte gioioso che, immaginando un mare che non conosce frontiere, si esprime con mille lingue, le usa per un attimo e poi le getta via.

Il 2 e 3 marzo (ndr, 2022) ho avuto la gioia di registrare nello janeStudio di Cagliari, il nuovo album RADE. È il frutto di una lunga fase di preparazione, iniziata un anno fa e maturata nella mia nuova città: Valencia. Racchiude al suo interno una sintesi che rappresenta il mio presente, orientato verso un’avanguardia mediterranea che – pur indagando sulle musiche sperimentali del ‘900 e sugli album che hanno segnato momenti di cambiamento nella popular music – ha lo sguardo rivolto alla Sardegna, immaginata questa volta dalle sponde della penisola Iberica, con un’idea di viaggio tra le culture musicali delle tante sponde del nostro mare. Vorrei ringraziare di cuore Marti Jane Robertson, ingegnere del suono straordinaria, che ha colto con grande sensibilità e professionalità lo spirito del disco; Michelegiuseppe Rovelli che, con la sua preziosa assistenza tecnica, ha reso ancora più morbido e piacevole lo stare in studio; Alberto Diana, che ha seguito ogni attimo della registrazione come operatore video. E poi Emanuela Porceddu che con queste foto racconta le due giornate in studio.

Paolo Angeli

Rade di Paolo Angeli è uscito il 23 maggio 2022 per AnMa Productions con distribuzione affidata a Goodfellas. (La redazione)

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