Ispirati dalla pagina FB "Feudalesimo e libertà", i BardoMagno sono tornati all'urlo de «Li Bardi son tornati in locanda» con ballate folk e danze medievali.
Se avete voglia di divertirvi, bere, ubriacarvi, ballare fino ad avere il fiatone, dovete assolutamente ascoltare questo fantastico disco del progetto BardoMagno, un nome che fa intuire facilmente l’epicità di ciò che ascolterete.
All’urlo de Li bardi son tornati in locanda potrete assaporare quella voglia di musica folk, ballad, violini che sfrecciano più veloci della luce, e danze medievali in grande stile.
Il disco va bevuto tutto d’un fiato, non bisogna attendere troppo, ma prendere un amico, fidanzata, moglie, e godersela, fino in fondo.
BardoMagno è sicuramente un progetto unico, le cui basi si fondono su una voglia matta e disperata di ritorno al feudalesimo, perché? Ovviamente perché tale progetto è stato ispirato dalla famosissima pagina “Feudalesimo e libertà”.
Cos’altro aggiungere? Tante cose, in primis l’originalità del progetto, la voglia di distinguersi e di sfornare perle come Hanno ucciso Carlo Magno che potrebbe piazzarsi tra le cose più fighe ascoltate negli ultimi anni.
I progetti come BardoMagno e il loro ultimo disco dimostrano come sia ancora possibile far musica senza involversi in qualcosa di plastificato e finto, vuoto, senza anima e senza cultura.
I Bardi son tornati e con loro un pizzico di cultura e speranza in un mondo che mostra sempre meno interesse verso le cose che davvero importano, contano, e che danno la sensazione d’esser ancora vivi.
Se i Bardi son tornati, lo faremo anche noi, torneremo in locanda, non penseremo più a pandemie, virus, crisi, inflazioni, governi, ministri, guerre e ci goderemo un brillante declino, che non sarà altro che l’inizio di qualcosa di nuovo, di bello, di nuovo.
Allora non ci resta altro che dire che il crossover o alternative metal o folk metal come volete chiamarlo voi entri nelle nostre orecchie e non vada più via. Perché alla fine, godersela è must per tutti noi e i Bardi ci aiuteranno sicuramente a farlo. (Lorenzo D’Antoni)
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