«Come cani per strada» di Mosè Santamaria

Ciò che più ci piace di questo disco pop è la capacità di rimanere in mente senza particolari ritornelli, con una non voglia di diventare un tormentone.

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Mosè Santamaria e il suo nuovo disco sono una ventata di novità e di usato sicuro allo stesso tempo. “Usato” nel senso che le sue influenze sono chiare e precise (e per fortuna, delle gran belle influenze), “ventata di novità” nel senso che da tempo non s’incrociano cantautori impegnati, concisi, profondi, spirituali, che abbiano voglia di mettersi in gioco come Mosè fa.

Come cani per strada è un bel viaggio con cui il cantautore ci porta verso nuove dimensioni ed elevazioni spirituali. I brani si succedono con facilità, con un pop d’autore che colpisce e ferisce per certi versi. Ciò che più ci piace di questo disco è la capacità di rimanere in mente senza particolari ritornelli, con una non voglia di diventare un tormentone.

Mosè Santamaria preferisce mettersi in disparte ed esser per pochi, per i critici (quelli veri) e per chi nella musica cerca ancora una piccola scintilla, un’ispirazione, una voce interiore che ci dice “ricordati d’esser felice”.

Come cani per strada è l’ultima “fatica” discografica di tutto rispetto che ha bisogno di uno sguardo profondo, di un ascolto che non sia rapido, veloce, inefficiente. Il disco si compone di brani a volte diversi tra loro, a volte mostrando eterogeneità, altre volte mostrando una sensibilità che unisce tutto senza particolari problemi.

Mosè Santamaria può non esser apprezzato e non essere amato, ma nessuno può mettere in dubbio la sua volontà di dire qualcosa di diverso, di unico e reale e questo dovrebbe essere un motivo di vanto e di orgoglio verso qualcuno che ha bisogno di esprimere ed esprimersi tramite parole e musica.

Come cani per strada è un disco d’avere obbligatoriamente, che può essere scartato, dimenticato, amato, odiato, ma che deve obbligatoriamente arrivare a più orecchie possibili per permettere ad artisti come Mosè Santamaria di poter andare avanti, a piccoli passi, verso un percorso di crescita personale di cui sia l’autore che tutti noi, abbiamo bisogno. (Paride Elia)


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