La band di stanza a Berlino fa due passi nel soul con il nuovo disco «Soul Steps»
Il northern soul non è mai del tutto morto, ma sicuramente è passato di moda. O no? La band di base a Berlino The Everettes smentisce questa affermazione già con il suo album di debutto omonimo del 2020, ma ancor di più con il nuovissimo Soul Steps, letteralmente “passi nel soul”.
L’invito è proprio quello di fare due passi in quel vasto mondo che è il soul, ma il significato è anche quello di non aver paura a fare passi verso l’ignoto e il futuro, nonostante la band peschi decisamente dai suoni del passato.
Già dal primo brano Into The Night i primi riferimenti che vengono in mente sono Martha Reeves and the Vandellas o le Ronnettes, grazie al carisma accattivante delle tre cantanti Jess Roberts, Katharina Dommisch e Laura Niemeyer.
Non potevano mancare i classici stomper, brani ritmati tanto amati dai ballerini di northern soul, che non a caso sono i 2 brani che hanno fatto anche da singoli apripista per l’album e che vengono ciascuno accompagnato da un video: Soul Thing, caratterizzato dalle forti tinte rhythm and blues e la potente voce della Roberts, e Number Nine che invece ripercorre perfettamente lo stile dei gruppi al femminile di fine anni ’50 e inizio ’60, anche se è la voce di Niemeyer a essere in primo piano.
Il terzo singolo, Calling Out Today, nonostante non rallenti per nulla il ritmo ed i bpm, risulta molto più morbido e rilassato, cullando l’ascoltatore con la piacevole voce della Dommisch che qui prende le redini come solista.
Anche se il sound prevalente è quello early-Stax/Motown con brani esemplari quali So Many Ways, Second Chance e Make It Right, c’è molto anche dello swingin’ 60s inglese, in particolare Red Flags e A Thousand Lessons, mentre Good Life ha addirittura qualcosa che ricorda il suono dei Beatles.
Solo Heads Up High osa varcare la soglia del “lentone”, ma anche qui, nn fatevi ingannare, verso metà brano c’è un’accelerazione e impennata che trascina l’orecchio e inevitabilmente il piedino.
Soul Steps si chiude con Forever True, più o meno ‘per sempre fedele’, un’affermazione che suona come lo storico motto del northern soul: Keep The Faith! … e tieni accesa la fiamma del soul! (Adaja Inira)
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