Se ancora non vi sentite all'altezza di un vero e proprio "social guru", attraverso questo articolo cercheremo di spiegarvi come diventarlo in pochi minuti.
Benvenuti nell’era degli opinionisti, un’epoca in cui l’accesso a Internet e ai social media ha conferito a tutti il potere di diventare esperti di qualsiasi cosa, senza alcuna formazione né competenza.
Dalle celebrità che si improvvisano filosofi al vicino della porta accanto (pardon, dell’account accanto) che quotidianamente postano pillole di saggezza, sono tutti pronti a surfare in Rete sull’onda lunga della polemica del giorno.
Un esercito di uomini, donne e bambini abili come pochi nell’universo a dispensare, in ogni momento del giorno e su qualsiasi argomento, giudizi e sentenze irreprensibili.
Se ancora non vi sentite all’altezza di un vero e proprio “social guru”, attraverso questo articolo cercheremo di spiegarvi come diventarlo in pochi minuti.
In un’epoca in cui una connessione Internet è tutto ciò di cui si ha bisogno per diventare un guru, le persone si sono affrettate ad abbracciare l’opportunità di diventare degli esperti senza nemmeno sfiorare i libri o frequentare una lezione. Non importa che tu sia un casalingo o un CEO, il web ti offre l’opportunità di trasformarti in un autentico oracolo dei tempi moderni. Basta qualche hashtag trendy e una dose di audacia e, et voilà, sei pronto a giudicare il mondo intero.
La critica online non sarebbe completa senza l’uso di un sarcasmo affilato come una lama. Ogni post o commento deve essere impreziosito da insulti sofisticati, capaci di colpire come frecce avvelenate. Le persone si impegnano a sfoderare il loro talento nel trovare difetti in tutto e in tutti, come se fosse un requisito fondamentale per partecipare al club dell’opinione. I commenti ironici sono diventati l’arma principale per dimostrare quanto siamo superiori agli altri. Che sia un selfie, un pasto o un’opinione politica, nulla sfugge all’occhio affilato dell’opinionista.
Nella gerarchia degli opinionisti, le citazioni fuori contesto sono un’arma segreta. Che si tratti di Nietzsche, Einstein o di un meme sulla felicità, le persone sono pronte a scagliare frasi famose come se fossero frecce d’argento nel cuore dei “non illuminati”. Non importa se non hanno mai letto un libro o se non sanno nulla del contesto originale della citazione, l’importante è sembrare colti e superiori.
Un vero social guru non deve essere solo un giudice implacabile, deve anche essere a capo di una folta schiera di seguaci pronti a difenderlo a spada tratta. Guardie del corpo virtuali abili a difendere il proprio opinionista, pronte a scagliarsi contro chiunque osi dissentire o sollevare dubbi sul loro idolo. Un fanclub di haters professionisti che si radunano in gruppi online per difendere la loro divinità del web a ogni costo. Il loro mantra è uno solo: “Non toccate il nostro guru!”
Se pensate di aver capito tutto con queste quattro intense lezioni, non continuate a leggere questo articolo. In caso contrario, possiamo soltanto dirvi che più ci immergiamo nell’era dei social media e più notiamo che la cultura da “santone” sembra diffondersi a macchia d’olio, divorando l’intelligenza critica e trasformando ogni individuo in un arbitro dell’opinione pubblica.
E se da un lato è giusto che ognuno abbia il diritto di esprimere la propria opinione, dall’altro è altrettanto importante ricordare che l’opinione senza una base solida di conoscenza è solo rumore.
Quindi, prima di trasformarvi nel santone di turno, ricordatevi di leggere, informarvi e cercare di sviluppare un pensiero critico genuino. Altrimenti rischiate di diventare solo un altro tassello di questa bizzarra cultura dell’opinione a tutti i costi che si è impossessata del nostro Pianeta. (Aaron Stack)
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