Il gruppo scandinavo Soul Tune Allstars pubblica un nuovo album con 11 tracce di wah wah soul e flute funk stile anni '70
Parliamo di un album soul, ma non siamo nelle paludi del New Orleans e nemmeno nelle torride lande della Memphis di Stax, anzi, il paesaggio in questione è composto da foreste boreali, ghiacciai e fiordi.
The Soul Of The Viking, traducibile come “l’anima del vichingo”, è il nuovo e secondo album dei Soul Tune Allstars, gruppo guidato dal produttore e musicista svedese Niklas Wretelid, che in combutta col chitarrista finlandese Mikko Räisänen e una manciata di musicisti scandinavi ha sfornato 11 tracce di soul-funk ispirato agli anni ’70.
Oltre la metà dei brani sono potenti strumentali che rimandano alle colonne sonore dei film blaxploitation, con uso massiccio dell’effetto wah wah della chitarra tipico del genere, e la prominenza del flauto come molte produzioni orchestrali dell’epoca.
Tra le strumentali spiccano decisamente la ritmata Chicken Chase, una fetta di funk sincopato e irresistibile, e la più morbida e cinematica Sunday Afternoon, con cui cullarsi in una pigra giornata domenicale.
Sono presenti però anche tre ospiti: la cantante californiana Maria Sanchez, il soul man da New York Carlton Jumel-Smith, noto per aver interpretato James Brown nel film Liberty Heights, e l’inglese di origini giamaicane Desmond Foster.
Sanchez presta la voce alla squisita Oh Your Love, una dolce canzone d’amore con una melodia tanto semplice quanto contagiosa, la cui controindicazione all’ascolto è che fa decisamente venire voglia di romanticismo.
Jumel-Smith presenzia su due brani, Looking For Trouble, una specie di Shaft dei nostri giorni completo di cori femminili in sottofondo, e Inside A Man’s Mind, con un beat più midtempo e uno spoken word incisivo.
È invece su Love Comes Easy che partecipa Foster, che abbandona il suo consueto stile reggae per sfornare un brano soulful ben confezionato e convincente.
Non serve attivare l’opzione defrost del forno, in The Soul Of The Viking il suono è caldo e avvolgente, a dimostrazione che quando si mette l’anima in quel che si fa, anche i vichinghi possono produrre del vero e autentico soul. (Adaja Inira)
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