Contagiati dalla febbre della boogie-disco, i suoni glitterati del neo soul e l'animo festaiolo dell'hiphop vecchia scuola.
La band australiana The Bamboos giunge all’11esimo album in studio This Is How You Do It, contagiata dalla febbre della boogie-disco, dai suoni più glitterati del neo soul e dall’animo festaiolo dell’hiphop vecchia scuola.
Il gruppo capitanato dal chitarrista e produttore Lance Ferguson è in questi giorni impegnato in un tour in Europa che li porterà dalla Spagna all’Inghilterra, Germania e Francia, purtroppo senza tappa nel belpaese.
Chi vorrà un assaggio del rinnovato sound di The Bamboos dovrà o spostarsi o comprare il nuovo album, una masterclass di 12 tracce che non potrebbe avere titolo più adatto per sottolineare quanto questa band faccia scuola in termini di stile e tecnica.
Dopo 23 anni in prima linea nella scena funk e soul di Melbourne, i 9 elementi del gruppo suonano più vitali che mai, stabilendo groove e ritmi imperiali su cui si potrebbe impostare un metronomo.
“Siamo tutto quello che vi serve e di più” canta la potente voce d Kylie Auldist nell’irresistibile The Main Event, una party jam boogie-funk con cui la band rivendica il suo ruolo da protagonista nell scena. E come dargli torto?
Nella titletrack di apertura del disco This Is How You Do It invece si viene immediatamente invitati sul dancefloor con un bollente ritmo disco degno di una pista di pattinaggio a rotelle della fine degli anni ’70, con video musicale abbinato.
Dai fiati esplosivi alla rivisitazione contemporanea dei suoni classici, The Bamboos rimangono la band che abbiamo sempre amato. Ma c’è del nuovo DNA nel mix. Letteralmente, in effetti.
Ci viene presentato il figlio maggiore di Kylie, la cantante storica della band, Reginald AK, che presta la sua voce burrosa al brano neo-soul Safe From Harm e all’impertinente, scattante e massiccio Bored, trainato da un organo incisivo.
Oltre a Reginald, che si può dire sia di famiglia, This Is How You Do It include anche un numero di talentuosi ospiti che vengono dall’hiphop e offrono un cambio di ritmo rispetto agli elementi essenziali del soul e del funk.
Tra pianoforte solare e ottoni, il rimatore neozelandese Kings snocciola battute positive sulla piacevole Everything Will Be Okay, mentre il rapper del Michigan ed educatore hip-hop Ozay Moore presenta un flusso midtempo in Midlife Glow.
E su tutti, l’MC di Brooklyn Ohmega Watts, già apparso nell’album del 2007 Rawville, si riunisce di nuovo con i signori del funk per una dose di classe in stile boom bap in For The Record.
Altrove, ci sono alcune modifiche nette alla formula familiare del gruppo: il riverbero che incombe sul singolo Ex-Files conferisce al suo luccichio un sapore diverso, mentre Caicos Dawn porta una varietà psichedelica, con l’uso del sitar ed echi dub.
Che si tratti della danza lenta di Afterglow o del groove senza tempo e senza sforzo di Better Than That, questo album mostra un gruppo a cui è difficile resistere e con cui è facile divertirsi.
Con This Is How You Do It si può dire che The Bamboos non solo non mollino la presa, ma raddoppino la posta in gioco, aggiungendo nuove ispirazioni e mostrando come si fa a rimanere sulla cresta dell’onda per 23 anni. (Adaja Inira)
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