Il tastierista residente a Londra Claudio Corona con il suo primo album intitolato «Imagination Unlimited»
“This is the rhythm of the night…”. Ah, no! Questo è un altro Corona, precisamente il tastierista e produttore sardo trapiantato a Londra Claudio Corona, che ha appena pubblicato il suo album d’esordio Imagination Unlimited, con 10 brani strumentali dal sapore cinematico.
Spina dorsale di ogni brano è l’organo Hammond di Claudio, supportato da un gran numeri di musicisti, tra cui i batteristi americani Alan Evans (del gruppo Soulive), e Adam Deitch (della band nominata ai Grammy Lettuce), rispettivamente sui brani Glamourpuss e Burn The House Down, ambedue fette di funky groove stile anni 70.
Altrove nell’album troviamo soul-jazz a ritmo sostenuto come in Hittin’ The Strip, atmosfere leggermente psichedeliche in Bitter Honey, rhythm n blues con inflessioni rock in Devil’s Saddle, e persino influenze disco in Siren’s Call.
Menzione speciale per la titletrack Imagination Unlimited in cui Claudio sperimenta con campioni vocali di una pubblicità anni 50 per creare una composizione visionaria ed eterea che riesce a fondere suoni retrò con una sensibilità moderna.
In questo primo album Corona si destreggia con disinvoltura tra vari generi, pescando dal jazz, funk, rock e grooves cinematografici in una serie di composizioni dinamiche in cui trova spazio anche l’improvvisazione, e con una fantasia senza limiti, Imagination Unlimited appunto. (Adaja Inira)
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