«Filosofia della musica. Tarda Antichità e Medioevo» di Cecilia Panti, edito da Carocci, è un libro per capire come l'armonia cosmica e la scienza musicale abbiano influenzato il pensiero filosofico medievale e la teoria del canto liturgico.
Il libro Filosofia della musica. Tarda Antichità e Medioevo di Cecilia Panti, edito da Carocci, rappresenta un’importante opera per comprendere il ruolo della musica nella filosofia medievale. Questo volume non solo esplora la concezione della musica come scienza matematica ereditata dai pitagorici e dai platonici, ma evidenzia anche come tale concezione abbia influenzato la cultura medievale, attraverso figure fondamentali come Agostino, Marziano Capella e Boezio.
La cultura medievale ha accolto l’idea pitagorico-platonica che la musica fosse una scienza matematica, fondata sull’armonia musicale come riflesso dell’ordine cosmico. Questo concetto, trasmesso attraverso Agostino, Marziano Capella e Boezio, ha permesso alla musica di entrare nelle scuole monastiche medievali. Qui, la musica non era solo pratica, ma una disciplina che coniugava estetica, teologia e cosmologia, ponendo le basi per la teoria del canto liturgico.
Attraverso le opere di Agostino, Marziano Capella e Boezio, la scienza della musica è diventata parte integrante del curriculum educativo delle scuole monastiche medievali. La musica, intesa come una disciplina che riflette l’ordine cosmico, ha facilitato l’introduzione al pensiero filosofico, fornendo un ponte tra la matematica e le altre scienze. Questa convergenza ha permesso alla musica di diventare un pilastro della teoria del canto liturgico e della prassi musicale medievale.
All’inizio del XII secolo, la riscoperta della filosofia aristotelica ha portato a una nuova concezione della scienza, influenzando profondamente la teoria musicale. Le innovazioni nel linguaggio polifonico e la nascita della moderna scienza acustica hanno trasformato la percezione della musica, enfatizzando l’autonomia del comporre musicale. Questo periodo di trasformazione ha segnato un passaggio cruciale nella storia della musica, aprendo la strada a nuove teorie e pratiche musicali.
Il libro di Cecilia Panti offre un’esposizione storica rigorosa e accessibile, che unisce musica, filosofia e scienza. La Panti considera il pensiero musicale come un luogo privilegiato per delineare gli elementi di continuità e i punti di svolta nella storia intellettuale del Medioevo occidentale. Questa analisi non solo mette in luce l’evoluzione della teoria musicale, ma esplora anche le relazioni tra il mondo antico, medievale e moderno, evidenziando la rilevanza della musica nel contesto più ampio della storia delle idee.
Filosofia della musica. Tarda Antichità e Medioevo di Cecilia Panti è un’opera fondamentale per chiunque sia interessato alla storia della musica e della filosofia medievale. Attraverso una trattazione chiara e documentata, il libro offre una visione approfondita delle trasformazioni che hanno caratterizzato la concezione della musica dal periodo tardoantico al medioevo, mostrando come la musica abbia svolto un ruolo cruciale nella formazione del pensiero filosofico e scientifico dell’epoca. (La redazione)
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