Il nuovo album degli Smashing Pumpkins scritto da William Patrick Corgan con Jimmy Chamberlin e James Iha. Un ritorno alle radici con sonorità potenti degli anni '90.
Smashing Pumpkins (ph. Jason Renaud)
I leggendari Smashing Pumpkins, guidati da William Patrick Corgan, sono tornati sulla scena musicale con un nuovo album che promette di riportare i fan indietro nel tempo alle sonorità oscure e potenti degli anni ’90.
Con oltre 30 milioni di album venduti in tutto il mondo e una collezione impressionante di premi, tra cui Grammy Awards e MTV Video Music Awards, gli Smashing Pumpkins sono una delle band più influenti della loro generazione.
La loro discografia è vasta e costellata di successi, con album iconici come Gish (1991), Siamese Dream (1993), Mellon Collie and the Infinite Sadness (1995), Adore (1998) e Machina/The Machine of God (2000).
Solo lo scorso anno, la band ha pubblicato Atum, un triplo album che ha segnato il ritorno dei Pumpkins alle sonorità degli anni ’90, proponendo un sequel dell’indimenticabile Mellon Collie and the Infinite Sadness.
Aghori Mhori Mei continua su questa scia, con 10 tracce che incarnano l’urgenza e l’energia degli esordi. Scritto principalmente da Corgan, il nuovo album vede anche la collaborazione in studio dei fedeli compagni Jimmy Chamberlin alla batteria e James Iha alla chitarra.
Il nuovo album è un omaggio alle radici della band, ma con una produzione moderna che permette alle sonorità di brillare in un contesto attuale. I fan possono aspettarsi un’esperienza sonora che li riporterà ai giorni di Siamese Dream e Mellon Collie.
Mentre gli Smashing Pumpkins continuano a evolversi, Aghori Mhori Mei rappresenta una celebrazione del loro passato glorioso e una dichiarazione di intenti per il futuro. I fan vecchi e nuovi non resteranno delusi da questo ultimo capitolo della saga musicale di una delle band più amate e rispettate del rock alternativo. (La redazione)
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