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Cucinare con l’olio al CBD: qualche consiglio per diventare Chef provetti

L'olio al CBD è un ingrediente innovativo in cucina, unendo benefici salutari come effetti anti-infiammatori e ansiolitici a un gusto vegetale unico, perfetto per arricchire una varietà di ricette.

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Se cucinate di certo vi sarete accorti di come, al giorno d’oggi, il numero di ingredienti che popola la cucina di una casa è particolarmente superiore rispetto al passato. Le motivazioni, tra le altre cose, sono anche piuttosto semplici da comprendere: rispetto al passato c’è una maggiore disponibilità di ingredienti esotici e, soprattutto, c’è molta più “cultura” del cibo, per quanto non sempre al livello desiderabile dai grandi chef o dalle istituzioni culinarie.

I social network, in tal senso, hanno fatto un lavoro enorme: attraverso infiniti profili su Instagram o TikTok la cucina etnica ha scavalcato con grande rapidità i limiti geografici che nell’era del primo internet hanno caratterizzato il nostro mondo. Al giorno d’oggi praticamente tutti hanno del curry in casa (molti meno il coriandolo), così come hanno ingredienti tipicamente etnici come il brodo dashi, per non parlare poi degli avocado che hanno fatto il giro del mondo per finire nelle diete di tutti quelli alla ricerca di lipidi che non vanno troppo a intaccare il colesterolo.

Tra le tendenze che hanno fatto tanto parlare di sé all’interno del contesto Italiano (e più in generale europeo) non possiamo che parlare brevemente degli oli aromatizzati; il nostro bel paese, infatti, è da sempre caratterizzato da un gigantesco orgoglio per il suo olio di oliva che, tra i tanti disponibili al mondo, è uno dei migliori dal punto di vista organolettico.

Olio al CBD: benefici e versatilità in cucina

Un olio particolarmente interessante dal punto di vista culinario, complice anche una serie di caratteristiche salutiste che vedremo poi, è quello al CBD. Nonostante spesso e volentieri si parli del CBD in relazioni a strumenti come il Venty vaporizzatore, in realtà tale principio attivo è molto popolare anche in ambito culinario.

Questo perché, nonostante inizialmente fosse impiegato prevalentemente come supplemento legato al mondo del benessere, in realtà si è dimostrato essere piuttosto versatile anche in cucina, dando un sapore vegetale gradevole a un sacco di ricette diverse che si possono integrare in maniera intelligente all’interno della routine quotidiana di tantissime persone, senza per forza obbligare la persona a essere uno chef di livello.

Quali sono gli effetti positivi del CBD che lo rendono tanto popolare? Il principio attivo ha un forte effetto anti infiammatorio e ansiolitico che combatte in maniera diretta ed efficace due delle problematiche più marcate dei tempi moderni (stress e ansia, le stesse che si abbattono andando ai concerti), risultando utile tanto per una questione di benessere personale quanto all’interno della vita sportiva di una persona.

Si, ma come si può usare bene l’olio al CBD per cucinare?

Per prima cosa è necessario specificare una cosa: l’olio al CBD è un grasso che però ha un sapore molto più intenso di un classico olio, pertanto ha si il compito di spargere il sapore del piatto principale ma anche quello di aggiungere il suo sapore al resto della preparazione. Scegliere, per prima cosa, un olio al CBD di grande qualità è quindi di fondamentale importanza per poter cucinare; in questo caso ha senso anche ragionare sulle tipologie di olio, con quelli broad spectrum che rappresentano la scelta migliore all’interno del contesto nostrano e della cucina mediterranea.

Sapere poi dosare l’olio è altrettanto importante: mettere troppo olio significa andare a rovinare il piatto a causa di un eccesso di sapore vegetale, metterne troppo poco invece significa rischiare di far bruciare il piatto per una pessima distribuzione del calore. In generale per la maggior parte dei piatti va più che bene scegliere un olio a bassa concentrazione di CBD (intorno ai 5/10 mg) e usarne un cucchiaino o poco più. (Abhi Chow)


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