Kamala Harris abbraccia l’identità "brat" grazie al supporto di Charli XCX. Un fenomeno virale che potrebbe mobilitare il voto dei giovani e influenzare le elezioni presidenziali USA 2024.
La campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2024 ha preso una piega inaspettata e affascinante, grazie all’adozione del termine ‘brat’ per descrivere la candidata democratica Kamala Harris. Questo soprannome, nato sui social media e promosso dalla pop star Charli XCX, potrebbe giocare un ruolo decisivo nel risultato elettorale del prossimo novembre. Ma cosa significa esattamente essere ‘brat’ e perché questo termine ha catturato l’attenzione del pubblico?
Il termine “brat” è stato popolarizzato da Charli XCX, pop star inglese con oltre 3,5 milioni di follower, in un post su X (già Twitter), dove ha dichiarato “Kamala is brat”. Questo termine è il titolo del sesto album della cantante, che è diventato il manifesto dell’estate 2024. L’essere “brat”, come descritto da Charli XCX, rappresenta una personalità anticonformista, divertente, onesta e diretta, caratteristiche che la cantante ha voluto associare a Kamala Harris.
Il team della Harris ha accolto con entusiasmo questa etichetta, adottando immediatamente il colore verde lime, protagonista della copertina dell’album Brat, sul profilo ufficiale della candidata su X. Questo colore è divenuto simbolo non solo della campagna di Charli XCX, ma anche di una nuova identità per Harris, una ‘brat girl’ pronta a conquistare la scena politica.
Essere “brat”, secondo Charli XCX, significa incarnare una personalità ribelle, caotica, ma anche libera e autentica. È l’immagine di una giovane donna che non ha paura di esprimere sé stessa, anche a costo di sembrare eccentrica o imprevedibile. Questo concetto ha risuonato profondamente con la Generazione Z, che vede in questo termine un riflesso dei propri valori di indipendenza e trasparenza.
Kamala Harris, adottando questo slogan, si è posizionata come una figura politica capace di connettersi con un elettorato giovane e progressista, che potrebbe fare la differenza in un’elezione così cruciale.
Dopo la rinuncia di Joe Biden alla candidatura per il 2024, l’endorsement di Charli XCX ha scatenato un tam-tam sui social media, trasformando Kamala Harris in un’icona per le “brat girls”. La campagna virale ha visto la partecipazione attiva di influencer e star che hanno sostenuto Harris, soprattutto tra i giovani e la comunità LGBTQ+.
A Fire Island, famosa destinazione balneare della comunità gay di New York, sono apparse magliette verde lime con la scritta “Kamala”, con lo stesso font utilizzato da Charli XCX. Questa esplosione di sostegno visibile e condivisibile ha rafforzato l’immagine di Harris come una figura moderna e accessibile, capace di raccogliere consensi al di là dei tradizionali confini politici.
Un altro aspetto interessante della campagna virale attorno a Kamala Harris è il meme della “coconut”. Tutto è iniziato da una battuta di Harris nel 2023, che ha dato vita a una serie di meme e video ironici che hanno continuato a circolare sui social media. Questa presenza ironica e giocosa di Harris online ha contribuito a costruire un’immagine di una candidata capace di prendersi meno sul serio, in contrasto con la rigidità dei candidati tradizionali.
Secondo Marianna Pecora, studentessa ventenne della George Washington University e leader del gruppo Voters for Tomorrow, questo atteggiamento potrebbe attirare maggiori consensi tra i giovani, per i quali l’autoironia è un valore fondamentale. Harris, con il suo spirito “brat”, potrebbe quindi presentarsi come una candidata capace di rappresentare un nuovo volto della politica americana.
In un’epoca in cui i social media hanno il potere di influenzare le opinioni e spostare voti, l’adozione del termine “brat” da parte di Kamala Harris potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Questo soprannome, nato come gesto di sostegno da parte di una pop star, ha rapidamente preso piede, trasformando Harris in un simbolo di modernità e anticonformismo. Resta da vedere se questo fenomeno social si tradurrà in un effettivo successo elettorale, ma una cosa è certa: Kamala Harris ha saputo reinventarsi, abbracciando un’identità che potrebbe fare la differenza nel novembre 2024. (La redazione)
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