La misteriosa band psych-rock svedese si appresta a pubblicare un nuovo, omonimo album per Rocket Recordings.
La celebre band psych-rock svedese ritorna con il terzo album in tre anni, intitolato semplicemente Goat. Il nuovo lavoro, anticipato dal singolo “Ouroboros”, promette di essere un’altra pietra miliare nella discografia del misterioso gruppo di Goteborg. L’11 ottobre 2024 segna il ritorno dei Goat, il gruppo che negli ultimi tre anni ha registrato e pubblicato una quantità sorprendente di musica inedita. Il nuovo album, intitolato semplicemente Goat, sarà rilasciato sotto l’etichetta Rocket Recordings e rappresenta il terzo disco in studio della band dal 2022. Con questo album, i Goat riaffermano la loro posizione tra i protagonisti della scena indipendente europea, continuando a mantenere intatta la loro aura di mistero e creatività.
Il singolo “Ouroboros”, che anticipa l’uscita dell’album, è già disponibile e ha catturato l’attenzione dei fan con il suo video ipnotico, visibile qui. Il brano, come suggerisce il titolo, si ispira all’antico simbolo dell’uroboro, una figura iconografica che rappresenta un serpente o un drago che si morde la coda. L’uroboro è un simbolo che evoca gli infiniti cicli di morte e rinascita, un tema ricorrente nella musica dei Goat, che in questo singolo riesce a fondere in modo unico elementi di funk, rock psichedelico e hip-hop.
Dal loro esordio con l’album World Music nel 2012, i Goat hanno saputo creare un universo sonoro in cui convergono influenze psych-rock, jazz d’avanguardia e world music. La band è riuscita a costruirsi un pubblico fedele grazie a uno stile musicale e visivo inconfondibile, caratterizzato da una forte componente esoterica e dall’uso di maschere che nascondono l’identità dei membri, aggiungendo un ulteriore strato di mistero al loro progetto.
Il nuovo, omonimo album Goat si presenta come una delle opere più rappresentative della carriera della band, un lavoro capace di riassumere in soli otto brani l’essenza dei Goat. Tra i brani spiccano “One More Death” e “Goatbrain”, caratterizzati da un funk incisivo e dall’uso di chitarre distorte che richiamano l’atmosfera degli esordi della band. “Dollar Bill” riporta alla mente il groove grezzo e audace di “World Music”, mentre “Fools Journey” esplora territori più sperimentali, con forti influenze jazz, frutto del side project Djinn.
Non mancano poi omaggi al passato, con tracce come ‘Frisco Beaver’ e ‘Disco Fever’, che richiamano direttamente le sonorità dell’esordio. Infine, l’album si chiude con l’epico ‘Ouroboros’, un brano che rappresenta il culmine di un viaggio sonoro in cui i GOAT riescono a fondere elementi di breakbeat hip-hop con il loro inconfondibile stile psichedelico.
L’omonimo Goat è un album che, pur nella sua brevità, riesce a esplorare diverse sfaccettature della carriera della band, rimanendo fedele al loro sound caratteristico, ma introducendo anche nuove influenze e sperimentazioni. Con questo lavoro, i Goat si confermano come uno dei gruppi più innovativi e imprevedibili della scena musicale psichedelica e indipendente degli ultimi dieci anni.
La loro capacità di reinventarsi e di rimanere rilevanti, pur mantenendo intatta la loro identità artistica, è la prova che i Goat non sono solo una band di culto, ma una realtà destinata a lasciare un segno indelebile nella storia della musica contemporanea. (La redazione)
Se vuoi segnalarci un errore o dirci qualcosa, scrivici a musicletter@gmail.com. Se invece ti piace quello che facciamo, clicca qui e supportaci con una piccola donazione via PayPal, oppure acquista su Amazon il nostro utile quaderno degli appunti o qualsiasi altro prodotto. Infine, puoi aquistare un qualsiasi biglietto su TicketOne e anche seguirci su Telegram. Grazie
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 22 Agosto 2024