Ecco i 21 film in concorso all'81ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica. Tra titoli attesissimi e nuovi talenti, da Guadagnino a Almodóvar, ecco chi potrebbe aggiudicarsi il Leone d'Oro. Scopri trame, registi e curiosità sui film più attesi.
Il Festival di Venezia 2024, giunto alla sua 81esima edizione, è uno degli eventi cinematografici più attesi dell’anno. Si svolge dal 28 agosto al 7 settembre, con una preapertura speciale il 27 agosto dedicata al classico “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, restaurato per l’occasione. L’apertura ufficiale del festival sarà celebrata con la proiezione del nuovo film di Tim Burton, “Beetlejuice Beetlejuice”, ma l’evento entrerà nel vivo il 29 agosto con la proiezione dei primi film in concorso. Quest’anno, 21 titoli si contenderanno il prestigioso Leone d’Oro, con una giuria internazionale presieduta da Isabelle Huppert. Andiamo a scoprire più nel dettaglio i film in gara.
Pedro Almodóvar presenta il suo primo film in lingua inglese, una storia intensa e drammatica che vede protagoniste Tilda Swinton e Julianne Moore. Il film narra di due donne, Ingrid e Martha, che si rincontrano dopo anni di lontananza in una circostanza estrema. Un’opera che promette eleganza formale e narrativa, tipica dello stile del regista spagnolo.
Gianni Amelio torna al Festival di Venezia con un film ispirato al romanzo “La sfida” di Carlo Patriarca. Ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, il film esplora la misteriosa malattia che colpisce i pazienti in un ospedale militare. Con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi nei ruoli principali, “Campo di battaglia” si preannuncia come un’opera drammatica e coinvolgente.
Questo film francese racconta una storia d’amore e amicizia tra adolescenti, ambientata durante l’estate del 1992 in una valle sperduta della Francia orientale. I fratelli Boukherma, al loro terzo film, portano sul grande schermo una storia tratta da un romanzo di Nicolas Mathieu, con Gilles Lellouche e Ludivine Sagnier tra i protagonisti.
Un ambizioso progetto cinematografico che narra la vita di un architetto ungherese sopravvissuto all’Olocausto. Girato in 70mm e con una durata di tre ore e trentacinque minuti, il film vede Adrien Brody nel ruolo principale. “The Brutalist” è uno dei film più attesi del festival, grazie alla visione artistica di Corbet e alla sua storia toccante.
Le sorelle Coulin presentano una drammatica esplorazione delle fratture politiche della società francese, attraverso la storia di un padre single interpretato da Vincent Lindon, che si trova a dover gestire i destini contrastanti dei suoi due figli. Un’opera che promette di essere intensa e riflessiva.
Ambientato in un villaggio del Trentino durante la Seconda Guerra Mondiale, “Vermiglio” racconta la storia di una famiglia che vive un anno di trasformazioni profonde. Con uno stile realistico che richiama il cinema di Ermanno Olmi, Maura Delpero porta sul grande schermo una storia di resistenza e cambiamento.
Questo film racconta la storia di un politico siciliano colluso con la mafia che, dopo essere uscito di prigione, viene coinvolto in un’operazione per catturare un latitante mafioso. “Iddu” mescola realismo e grottesco per raccontare una storia di corruzione e potere, con Toni Servillo e Elio Germano nei ruoli principali.
Luca Guadagnino torna a Venezia con “Queer”, tratto dal romanzo omonimo di William S. Burroughs. Daniel Craig interpreta Lee, un omosessuale tossicomane nella Città del Messico degli anni Cinquanta, alla ricerca di amore e connessione umana. Un film che promette di essere intenso e stilisticamente impeccabile.
Il regista norvegese Dag Johan Haugerud esplora il rapporto tra sessualità e norme sociali attraverso la storia intrecciata di una dottoressa pragmatica e un infermiere compassionevole. “Love” rappresenta la seconda parte di una trilogia che affronta temi complessi con profondità e sensibilità.
Dalla Georgia arriva “April”, la storia di una ginecologa accusata di eseguire aborti clandestini. Déa Kulumbegashvili porta a Venezia un film drammatico che esplora temi delicati come la vita e la morte, con un approccio visivo e narrativo unico.
Justin Kurzel presenta un film ambientato negli Stati Uniti degli anni Ottanta, che segue la storia di una banda di suprematisti bianchi. Con Jude Law e Nicholas Hoult nei ruoli principali, “The Order” promette di essere un thriller avvincente e attuale.
Pablo Larraín porta sullo schermo la vita di Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie, in un film che esplora gli ultimi giorni della celebre cantante lirica a Parigi negli anni Settanta. Un’opera che si preannuncia toccante e visivamente straordinaria.
Una commedia sulla fugacità dell’amore che vede protagoniste tre donne, amiche tra loro, e le loro relazioni intricate. Con un cast di talento, “Trois amies” si inserisce nella tradizione delle commedie romantiche francesi, con uno stile che richiama Eric Rohmer e Woody Allen.
Il cinema argentino è ben rappresentato da “Kill the Jockey”, una storia che segue le vicende di un fantino autodistruttivo e la sua fuga da un boss della malavita. Un film che promette azione, dramma e un tocco di follia, con Úrsula Corberó e Daniel Giménez Cacho.
Il sequel di “Joker”, vincitore del Leone d’Oro nel 2019, vede il ritorno di Joaquin Phoenix e Lady Gaga. Ancora avvolto nel mistero, il film è uno dei più attesi del festival e potrebbe replicare il successo del suo predecessore.
Nicole Kidman interpreta una manager che intraprende una relazione con un giovane stagista in un film che esplora i confini del potere e del desiderio. Diretto da Halina Reijn, “Babygirl” è un’opera che promette di suscitare discussioni per i suoi temi provocatori.
Il regista brasiliano Walter Salles torna a Venezia con un film basato su una storia vera, che segue la ricerca della verità di una donna il cui marito è scomparso durante la dittatura militare in Brasile. Un dramma storico e personale che promette di toccare profondamente gli spettatori.
“Diva Futura” racconta la storia di Riccardo Schicchi, pioniere della pornografia italiana, interpretato da Pietro Castellitto. Un film che esplora la cultura popolare italiana degli anni Ottanta con dinamismo e ironia, e che promette di essere uno dei titoli più discussi del festival.
Athina Rachel Tsangari presenta una tragicomica rilettura del western, con Caleb Landry Jones e Harry Melling nei ruoli principali. “Harvest” esplora il trauma della modernità attraverso la storia di due amici che affrontano un’invasione dal mondo esterno.
La terza parte di una trilogia documentaria sui giovani lavoratori delle fabbriche cinesi, “Youth – Homecoming” esplora l’emancipazione di questi lavoratori e il loro ritorno alla vita quotidiana. Un’opera che offre uno sguardo profondo sulla società cinese contemporanea.
Yeo Siew Hua, regista di “A Land Imagined”, torna con un film che esplora le dinamiche del capitalismo e del controllo attraverso la storia di un investigatore privato a Singapore. Un’opera che promette di essere tanto enigmatica quanto visivamente affascinante.
Il Festival di Venezia 2024 promette di essere un’edizione straordinaria, con una selezione di film che spaziano tra generi, stili e tematiche diverse, offrendo uno spaccato del miglior cinema mondiale contemporaneo. Non resta che attendere per scoprire quali di questi titoli si aggiudicheranno i premi principali e lasceranno il segno nella storia del cinema. (La redazione)
Se vuoi segnalarci un errore o dirci qualcosa, scrivici a musicletter@gmail.com. Se invece ti piace quello che facciamo, clicca qui e supportaci con una piccola donazione via PayPal, oppure acquista su Amazon il nostro utile quaderno degli appunti o qualsiasi altro prodotto. Infine, puoi aquistare un qualsiasi biglietto su TicketOne e anche seguirci su Telegram. Grazie
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 29 Agosto 2024