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Sapore di soul-jazz nell’album Galáctico del Joe Tatton Trio

Galáctico è il secondo album del Joe Tatton Trio, con sonorità soul-jazz e funky, influenze di Jimmy Smith e George Benson. Tatton all'organo è affiancato da Lucas De Mulder e Luke Flowers, con ospiti dalla band The Haggis Horns.

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Joe Tatton, meglio noto come il tastierista-organista del quartetto funk inglese The New Mastersounds, è anche alla guida di un suo trio omonimo, di cui è da poco uscito il secondo album Galáctico, che segue l’eccellente debutto Big Fish del 2022.

Rispetto al disco precedente Galáctico si discosta per strumenti; Joe Tatton è all’organo, non al pianoforte, per sonorità; più soul-jazz, meno jazz-blues, per tipologia; è quasi interamente strumentale, e per lineup; in questa occasione ad accompagnare Tatton ci sono il chitarrista spagnolo Lucas De Mulder e il batterista inglese Luke Flowers, della Cinematic Orchestra.

Oltre ai tre protagonisti dell’album, nella registrazione sono presenti anche un buon numero di turnisti, molti dei quali membri della band funk inglese TheHaggis Horns, noti per essere una delle sezioni fiati più richieste del regno unito, tra cui spicca il trombettista Malcolm Strachan.

Con questa nuova formazione, il Joe Tatton Trio ha registrato dieci brani brevi e vivaci che si basano sul suono funky e groovy che definì il mercato musicale circa 55 anni fa – nove composte da JoeTatton stesso, unica eccezione una cover di Sugarman di Sixto Rodríguez, il protagonista del documentario Searching for Sugar Man

Dall’Hammond funk esplosivo del brano di apertura Double Take, fino al latin jazz frizzante di Hey!, la più meditativa Moonbow, la titletrack in puro soul-jazz anni 60, o l’orecchiabile titolo di chiusura quasi soul-pop Lost On You, l’album strizza l’occhio ad artisti del passato come Jimmy McGriffDr. Lonnie SmithGeorge BensonJimmy Smith, e compagnia.

Il Joe Tatton Trio, superbamente rinforzato da Malcolm Strachan alla tromba e pochi altri, in Galáctico torna abilmente indietro nel tempo per esplorare il suono del soul-jazz classico di fine anni 60 inizio 70, e lo fa alzando di livello. (Adaja Inira)


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