Il trio londinese Les Hommes torna sulla scena musicale con "Sì, così", un album che mescola influenze cinematiche italiane anni '60 con lounge, nu jazz ed exotica. Undici tracce strumentali raffinate, arricchite da organo vintage, clarinetto e vibrafono, per un viaggio musicale sofisticato e nostalgico firmato Sudden Hunger Records.
Tradisce una certa nostalgia romantica per l’Italia il titolo Sì, così del nuovo album del trio londinese Les Hommes, che si ispira sicuramente anche alle composizioni anni 60 e 70 per i film di Cinecittà, mischiate a lounge, exotica, e nu jazz.
Questo è il secondo disco di Les Hommes dopo il debutto con The Mood Is Modal nel 2017 sull’etichetta italiana Schema Records, e la distanza di 7 anni si sente nel suono più maturo, con composizioni sofisticate e arrangiamenti di pura classe.
Assieme alle profonde esplorazioni del fondatore Rory More sull’organo vintage Lowrey, le registrazioni dell’album comprendono anche il clarinetto, flauto, piano elettrico, vibrafono e ipnotici ritmi di conga, per 11 tracce strumentali atmosferiche e lussureggianti.
Si viene cullati dalle onde rilassate di Sonorissima Bay, guidati nella notte dal groove nu jazz di Night Drives, sedotti dall’esoterica Hallucinations, passando per il contagioso ritmo funky di Così così, e l’irresistibile jazz-funk di Cold Static.
Alla domanda di come dovrebbe essere un album in cui ispirazioni cinematiche vengono perfettamente amalgamate a lounge, exotica, nu jazz e easy listening, si potrebbe benissimo rispondere Sì, così, come lo hanno fatto Les Hommes. (Adaja Inira)
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