Ecco la classifica dei migliori 25 album del 2024, un viaggio tra generi e stili che celebra le opere più rappresentative dell’anno. Dall'art-rock degli Still House Plants al soul raffinato di Michael Kiwanuka, questi sono i dischi che, secondo Musicletter.it, hanno definito il panorama musicale del 2024.
Come da tradizione ormai consolidata dal 2005, Musicletter.it torna con la sua classifica annuale dei migliori 25 album pubblicati nel corso dell’anno. La selezione, curata con passione e attenzione, mette in evidenza le opere più rappresentative e significative del panorama musicale, attraversando generi e stili, per eleggere il miglior disco dell’anno.
Il 2024 si è rivelato un anno straordinario per la musica, con artisti affermati e nuove promesse che hanno saputo sorprendere, emozionare e innovare. La lista include lavori di altissima qualità, spaziando dal post-punk al jazz, dall’elettronica sperimentale al folk, fino al rock psichedelico e al soul contemporaneo.
In vetta alla classifica troviamo gli Still House Plants con l’incredibile creatività caustica di If I Don’t Make It, I Love U. Questo album rappresenta un trionfo di creatività e originalità che mette insieme post-rock, noise, elementi jazz, inserti soul/pop e sperimentazione in un modo unico e avvincente.
Segue Small Changes di Michael Kiwanuka, un capolavoro di introspezione e raffinatezza. L’artista britannico mescola magistralmente soul, folk e sfumature psichedeliche, regalando un album che parla di cambiamento e crescita personale. Le melodie calde e gli arrangiamenti ricchi di dettagli si intrecciano con testi profondi e universali, confermando Kiwanuka come uno dei cantautori più brillanti della sua generazione. Un disco che emoziona al primo ascolto e svela nuove sfumature a ogni successiva immersione.
Tra i dischi più apprezzati dell’anno, si segnalano anche il brillante lavoro elettronico-pop di Magdalena Bay, Imaginal Disk, l’intensità poetica di Nick Cave & The Bad Seeds con Wild God, che segna un nuovo capitolo nel percorso del leggendario artista, e l’atmosfere in bilico tra irrequietezza e serenità di Diamond Jubilee di Cindy Lee. I formidabili lavori personali di Kim Deal (ex Pixies) e Kim Gordon (ex Sonic Youth), come pure i deliziosi Tigers Blood di Waxahatchee e Safa di Nizar Rohana. C’è anche un meraviglioso album di classica contemporanea dal titolo Selected Worlds del compositore Daniel Inzani.
Il 2024 ha visto inoltre grandi collaborazioni come quella tra Milton Nascimento ed Esperanza Spalding in Milton + Esperanza, un album che mescola con eleganza jazz e sonorità brasiliane, e lavori ispirati come Endlessness di Nala Sinephro, un viaggio sensoriale tra jazz e ambient. E poi le gradite conferme: Romance dei Fontaines D.C., Dreamstate di Kelly Lee Owens e Night Palace di Mount Eerie, ma anche le piacevoli sorprese come Chak Chak Chak Cha di Julián Mayorga, My Method Actor di Nilüfer Yanya, Dulling The Horns dei Wild Pink e Absolute Elsewhere dei Blood Incantation.
La classifica continua con una varietà sorprendente di artisti e stili: l’introspezione di Mabe Fratti in Sentir Que No Sabes, l’energia di Mannequin Pussy con I Got Heaven, e la raffinatezza folk di Jessica Pratt in Here in the Pitch. Non mancano anche sorprese italiane, come Paolo Benvegnù, che con È inutile parlare d’amore offre uno dei dischi in italiano più emozionanti dell’anno, seguito da What Tomorrow? del duo Maverick Persona e Deep Drives dei Big Mountain County. (La redazione)
Questo album del trio britannico Still House Plants combina elementi di post-rock, noise e art-rock, creando un sound unico e sperimentale caratterizzato da ritmi irregolari e ossessivi e da melodie soul/pop minimaliste e dissonanti.
Michael Kiwanuka continua a esplorare il soul e il folk con testi profondi e arrangiamenti ricchi, mantenendo la sua firma sonora distintiva.
Il duo pop elettronico Magdalena Bay mette in scena un album che fonde synth-pop nostalgico con influenze moderne, offrendo brani orecchiabili e produzioni elaborate.
Cindy Lee, progetto dell’ex membro dei Women, Patrick Flegel, propone un album che mescola pop etereo e noise, creando atmosfere sognanti e inquietanti.
Quello di Daniel Inzani è un viaggio sonoro attraverso composizioni strumentali che uniscono elementi di musica ambient, elettronica e classica contemporanea.
Questo album segna il ritorno di Nick Cave dopo anni di dolore personale, con melodie accessibili e ottimiste che riflettono la sua lotta e accettazione del dolore.
La violoncellista guatemalteca Mabe Fratti mette insieme musica sperimentale, post-rock e jazz in un album che si muove meravigliosamente tra incertezza e introspezione.
Questa collaborazione tra il leggendario cantante brasiliano Milton Nascimento e la bassista jazz Esperanza Spalding dà vita a un album contemporaneo e incredibilmente toccante che fonde jazz, musica brasiliana e buoni sentimenti.
Kim Deal, già componente dei Pixies e dei Breeders, scrive con grande personalità e uno stile ben riconoscibile un album di cantautorato rock pieno di belle canzoni.
Il quarto album dei Fontaines D.C. segna una trasformazione dal loro stile post-punk senza fronzoli a un suono che incorpora echi di britpop e alt-rock anni ’90, senza tuttavia perdere il loro stile oscuro, poetico e potente.
Kelly Lee Owens continua a esplorare territori elettronici con un album che fonde techno, dream pop e ambient, creando paesaggi sonori eterei.
Jessica Pratt dà vita a un album folk intimo e minimalista, con melodie delicate e una voce eterea che crea un’atmosfera senza tempo.
Waxahatchee ci regala un album che unisce indie rock e folk, con testi personali e arrangiamenti melodici.
La band indie rock Mannequin Pussy ci consegna un album energico con brani che spaziano dal punk aggressivo a momenti più melodici.
I Wild Pink realizzano un album indie rock energico e atmosgerico, caratterizzato da testi riflessivi e arrangiamenti ricchi.
Phil Elverum, aka Mount Eerie, realizza un album intimista che esplora temi di perdita e memoria attraverso arrangiamenti minimalisti e testi profondi.
Nala Sinephro torna con Endlessness, un’altra piccola meraviglia che combina jazz, ambient e musica elettronica dando vita a paesaggi sonori meditativi e immersivi.
La band death metal Blood Incantation con questo nuovo album dal titolo Absolute Elsewhere esplora sonorità cosmiche e atmosferiche attraverso potenti e coinvolgenti brani progressive.
Kim Gordon, co-fondatrice dei Sonic Youth, realizza un album trascinante e appassionante che unisce art rock e sperimentazione sonora.
Il cantautore italiano Paolo Benvegnù ci consegna un album dai testi poetici e dagli arrangiamenti raffinati.
Il duo italiano Maverick Persona esordisce con un album che mescola rock alternativo, elettronica contemporanea e molto altro ancora con stile e gusto davvero unici, ma soprattutto con testi che riflettono tutta l’incertezza di questi tempi.
My Method Actor di Nilüfer Yanya è un album che combina indie rock, soul e jazz, mettendo in mostra la sua voce ma anche tutte le sue abilità di compositore.
La band italiana Big Mountain County realizza un godibilissimo ed energico album di rock in bilico tra garage, psichedelia e anche un pizzico di sperimentazione sonora.
Nizar Rohana è un virtuoso suonatore di oud e questi suo Safa è un incredibile album di musica tradizionale mediorientale dalle influenze contemporanee.
Chak Chak Chak Chak di Julián Mayorga è un album sperimentale che mescola elettronica, cumbia e psichedelia, creando un’esperienza sonora unica, spensierata e coinvolgente.
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