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Africanism: la fusione straordinaria di afrobeat, jazz e poesia dei Last Poets con Tony Allen e gli Egypt 80

Con "Africanism" i Last Poets rivisitano alcuni dei loro storici brani come When The Revolution Comes e Gash Man.

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Con Africanism, i Last Poets, pionieri della spoken word e del proto-rap, tornano in scena con un’opera che fonde tradizione e modernità. Abiodun Oyewole e Umar Bin Hassan, voci potenti di rivoluzione e consapevolezza, rivisitano alcuni dei loro brani più iconici come When The Revolution Comes, Gash Man e Niggers Are Scared of Revolution. A dare nuova linfa a questi classici è un ensemble musicale d’eccellenza, capeggiato dal compianto batterista Tony Allen (1940-2020), simbolo dell’afrobeat, e da Akinola Adio Oyebola e Kunle Justice degli Egypt 80.

Le collaborazioni con Tony Allen e gli Egypt 80

Alla base dell’album troviamo Tony Allen, storico collaboratore di Fela Kuti, figura centrale dell’afrobeat che ha fornito ritmi vibranti e strutture complesse a ogni traccia. Al suo fianco, il chitarrista e bassista degli Egypt 80, Akinola Adio Oyebola e Kunle Justice, insieme al tastierista jazz britannico Kaidi Tatham, soprannominato “l’Herbie Hancock del Regno Unito” per la sua versatilità creativa. Il sassofonista Courtney Pine, una delle figure più influenti del jazz contemporaneo, aggiunge un ulteriore livello di profondità con assoli avvolgenti e carichi di emozione.

L’approccio creativo: Brooklyn e Londra unite dalla musica

Africanism è il risultato di sessioni dal vivo registrate tra Brooklyn e Londra, sotto la guida del produttore Prince Fatty. Queste registrazioni incarnano l’energia grezza e la spontaneità del momento, dando vita a un sound che sposa la poesia parlata con l’intensità ritmica dell’afrobeat e le esplorazioni armoniche del jazz. La produzione di Prince Fatty riesce a bilanciare la potenza delle parole dei Last Poets con arrangiamenti musicali dinamici, che alternano groove ipnotici e improvvisazioni strumentali.

Un ponte tra passato e presente: il significato di “Africanism”

Africanism non è solo un album musicale, ma un viaggio culturale che riflette l’eredità africana nei suoni e nelle storie raccontate. I versi incrollabili di Oyewole e Bin Hassan esplorano temi di giustizia sociale, identità e resistenza, mentre le sonorità afrobeat e jazz offrono un contesto universale che collega il passato rivoluzionario del gruppo con il presente. Ogni traccia è un dialogo tra generazioni, dove le radici africane si intrecciano con influenze globali.

Un’opera che ridefinisce i confini del genere

Con Africanism, i Last Poets dimostrano ancora una volta la loro capacità di evolversi senza perdere la loro essenza. L’album è un testamento della forza della collaborazione artistica e della potenza della musica come veicolo di cambiamento. Grazie a un cast di musicisti d’eccezione e a una produzione visionaria, Africanism è un’opera che non solo celebra il passato, ma guarda con determinazione al futuro. (La redazione)


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