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Benjamin Booker con il nuovo album Lower

Il 24 gennaio 2025 Benjamin Booker pubblica "Lower", il suo terzo album, anticipato dai brani "Same Kind of Lonely", "Show and Tell" e "LWA in the Trailer Park". Un progetto che mescola blues, garage rock, hip-hop lo-fi e noise-pop, segnando un nuovo capitolo per il musicista della Virginia.

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Il 24 gennaio 2025 segna il ritorno di Benjamin Booker con Lower, il suo terzo album in studio, pubblicato da Fire Next Time Records e Thirty Tigers. Anticipato dai singoli Same Kind of Lonely, Show and Tell e LWA in the Trailer Park, questo lavoro arriva a sette anni di distanza da Witness (2017) e ben undici dall’omonimo album di debutto. Con Lower, Booker si conferma una figura eclettica della scena musicale, continuando a esplorare nuove sonorità pur mantenendo le radici blues, soul e garage rock che lo hanno reso celebre.

L’ispirazione e il sound di “Lower”

Lower rappresenta un’evoluzione artistica significativa. Booker, originario della Virginia, si ispira a figure di culto come The Gun Club, Blind Willie Johnson e T. Rex, ma in questo album amplia il suo repertorio musicale con influenze che spaziano dal hip-hop sperimentale e lo-fi al dream pop, dal noise-pop all’ambient.

Il disco è co-prodotto da Kenny Segal, noto per le collaborazioni con il duo Armand Hammer e Billy Woods, il che aggiunge una dimensione completamente nuova al sound di Booker. L’artista stesso descrive questa collaborazione come il “pezzo mancante” necessario per concretizzare il sound più grintoso e grezzo che cercava da anni: “Volevo arrivare a questo suono, ma non sapevo come. A un certo punto ho deciso che lo avrei trovato o sarei morto provandoci. Kenny Segal è stato il pezzo mancante di cui avevo bisogno.”

Una nuova fase creativa

Lower non è solo il primo album di Benjamin Booker in sette anni, ma segna anche un debutto sotto l’etichetta fondata dall’artista, Fire Next Time Records. Inoltre, è la prima volta che Booker si cimenta nel ruolo di co-produttore di un suo progetto. Se i precedenti lavori oscillavano tra il garage rock fuzzy e il glam anni ’70, in Lower emerge un approccio più diretto e sperimentale, con arrangiamenti che spaziano tra tradizione e modernità. È un album che sfida le categorizzazioni, senza mai perdere il legame con il blues e il garage rock che hanno sempre definito il suo stile.

Un percorso unico: dalle radici al successo internazionale

La musica di Benjamin Booker è profondamente radicata nelle sue esperienze personali. Cresciuto alla periferia di Tampa, Florida, in un ambiente ostile caratterizzato da razzismo e fanatismo religioso, ha trasformato queste difficoltà in una fonte inesauribile di ispirazione. Il suo debutto del 2014 è stato un caposaldo per gli amanti del garage e del blues rock contemporaneo, grazie a registrazioni analogiche essenziali che affrontavano tematiche complesse come i matrimoni gay e l’America post-11 settembre. Dopo un episodio traumatico – una sparatoria a New Orleans – Booker si è ritirato in Messico, dove ha realizzato il secondo album, Witness, caratterizzato da arrangiamenti più raffinati e atmosfere malinconiche.

L’impatto nella scena musicale

Con due album alle spalle, Booker si è guadagnato il plauso della critica e la possibilità di suonare al fianco di artisti del calibro di Tame Impala, Jack White e Neil Young. Ora, con Lower, sembra pronto a ridefinire ulteriormente la sua carriera, spingendosi oltre i confini del genere e consolidando il suo posto tra i musicisti più innovativi della sua generazione.

L’attesa del nuovo album Lower

Benjamin Booker torna sulle scene con un album che promette di essere un’esperienza sonora complessa e affascinante, capace di catturare sia i fan di lunga data sia chi si avvicina per la prima volta alla sua musica. Lower non è solo un disco, ma un manifesto della continua ricerca artistica di un musicista che non teme di reinventarsi. L’appuntamento è per il 24 gennaio 2025, ma i singoli già pubblicati lasciano presagire un progetto ambizioso che non deluderà le aspettative. (La redazione)


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