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Addio a Paolo Benvegnù, cantautore gentile e brillante della musica italiana

Paolo Benvegnù, cantautore amatissimo e vincitore della Targa Tenco 2024, ci lascia a 59 anni. Con una carriera iniziata con gli Scisma e proseguita con album indimenticabili come Piccoli fragilissimi film, ha infuso poesia e bellezza nella musica italiana. Il suo ricordo vivrà per sempre. La redazione di Musicletter.it si unisce al dolore di familiari e amici.

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È con grande dolore che apprendiamo della prematura scomparsa di Paolo Benvegnù, cantautore e musicista amatissimo, spentosi oggi all’età di 59 anni nella sua casa sul Lago di Garda. La famiglia, gli amici e i collaboratori hanno condiviso la notizia con un comunicato carico di commozione, ricordandolo come un uomo capace di infondere bellezza e poesia in ogni cosa che facesse. “Compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada, Paolo Benvegnù si è spento oggi all’età di 59 anni“, si legge nella nota stampa appena diffusa.

Solo ieri sera, 30 dicembre, Paolo era stato protagonista di un momento televisivo intenso e vibrante nella trasmissione Via dei matti n. 0, condotta da Stefano Bollani e Valentina Cenni su Rai3. Una foto postata poche ore prima sul suo profilo Instagram lo ritrae sorridente, ancora una volta capace di portare la sua arte e la sua anima al pubblico. Oggi, la sua voce si spegne, ma il suo lascito musicale e umano risuonerà per sempre.

Un cantautore unico amato dalla critica

Paolo Benvegnù aveva appena ricevuto uno dei più importanti riconoscimenti della sua carriera, la Targa Tenco 2024 per il miglior album in assoluto con È inutile parlare d’amore. Disco straordinario, prodotto insieme a Luca “Roccia” Baldini, è stato impreziosito da collaborazioni con artisti del calibro di Brunori Sas e Neri Marcorè. Un lavoro che confermava, ancora una volta, la sua capacità di scavare nel profondo delle emozioni umane, rendendole poesia.

Solo qualche settimana fa, il cantautore aveva pubblicato Piccoli fragilissimi film – Reloaded, nuova versione del suo esordio solista del 2004, un disco che quest’anno compiva 20 anni e che aveva segnato una pietra miliare nella sua carriera. Con il Piccoli fragilissimi film – Reloaded Tour, Paolo era tornato sui palchi d’Italia, regalando ai fan l’emozione di rivivere un repertorio ricco di fragilità e potenza.

Un’eredità musicale e umana straordinaria

Nato a Milano il 14 febbraio 1965, Paolo Benvegnù aveva mosso i primi passi nel panorama musicale con gli Scisma, gruppo alternative rock seminale con cui aveva pubblicato tre album fondamentali: Bombardano Cortina (1995), Rosemary Plexiglas (1997, vincitore del Premio Ciampi) e Armstrong (1999). Gli Scisma si erano imposti come uno dei gruppi più originali e innovativi della scena italiana, portando Paolo a farsi conoscere come autore, chitarrista e cantante di straordinario talento.

Con lo scioglimento della band, a partire dagli anni 2000, Paolo aveva intrapreso un percorso artistico poliedrico: attore e musicista a teatro, produttore per artisti italiani ed europei, autore per grandi interpreti come Mina, Irene Grandi e Marina Rei. Nel 2004 era iniziata la sua avventura solista con l’album Piccoli fragilissimi film, anticipato dal singolo “Suggestionabili” e seguito da un tour memorabile di oltre 150 date, premiato come Miglior Tour del 2004 al Mei. Da allora, aveva pubblicato otto album in studio, tra cui Hermann (2011), Earth Hotel (2014), H3+ (2017) e Dell’odio dell’innocenza (2020), alternando progetti di inediti a raccolte acustiche, come Delle inutili premonizioni vol. 1 e 2, che avevano esplorato il suo repertorio e le sue radici artistiche.

Un artista impegnato e generoso

Oltre alla musica, Paolo Benvegnù si era distinto per il suo impegno sociale e culturale. Nel 2022 aveva partecipato all’evento benefico Tocca a noi – Musica per la pace, organizzato per sostenere i bambini vittime del conflitto in Ucraina. Un gesto che rispecchiava la sensibilità umana di un artista sempre attento al mondo che lo circondava. Tra i suoi ultimi lavori, l’Ep Solo fiori del 2023, con il quale aveva ancora una volta stupito critica e pubblico. La sua voce, il suo stile unico e la sua profonda capacità di raccontare l’animo umano gli avevano permesso di rimanere sempre rilevante, conquistando nuove generazioni di ascoltatori.

Il nostro saluto

Con la morte di Benvegnù, il mondo della musica italiana perde un cantautore gentile e brillante, un artista davvero straordinario. Il suo ricordo vivrà in ogni nota, in ogni verso e in ogni cuore che ha toccato. Da oggi questo mondo è ancora più piccolo e fragile. Grazie di tutto, Palo, soprattutto per la tua inconfondibile umanità. Ti porteremo sempre con noi. (La redazione)


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