Il mercato discografico italiano cresce dell'8,5% nel 2024, consolidandosi come il terzo più grande dell'Unione Europea. Lo streaming continua a dominare, con un aumento del 13,5%. Nonostante il calo dei supporti fisici, il vinile cresce. Scopri le performance globali e le tendenze nel nostro report completo.
Musica Italiana
Secondo i dati del Global Music Report 2025 diffusi dalla FIMI e Global Music Report di IFPI, il mercato discografico italiano ha confermato la sua vitalità anche nel 2024, segnando un aumento dell’8,5% rispetto all’anno precedente. Questo è il settimo anno consecutivo di crescita per l’industria musicale italiana, che si colloca come il terzo mercato discografico dell’Unione Europea, subito dopo Germania e Francia.
Nel 2024, il valore del mercato discografico italiano ha toccato i 461,2 milioni di euro, a un passo dalla cifra record di mezzo miliardo. L’Italia continua a crescere più velocemente rispetto alla media globale e regionale, con un incremento che supera il +4,8% del mercato globale.
Lo streaming si conferma il principale motore di questa crescita, rappresentando ben il 67% dei ricavi totali. Il settore ha registrato una crescita del 13,5%, raggiungendo 308,1 milioni di euro. I dati mostrano che la riproduzione complessiva di brani ha raggiunto i 95 miliardi di stream, con un incremento del 31% rispetto al 2023. In particolare, gli abbonamenti ai servizi di streaming sono cresciuti del 17,1%, mentre il segmento “ad-supported” (gratuito) ha segnato una crescita più modesta del 0,4%. Il video streaming ha anch’esso visto un notevole aumento (+14,1%), segnalando l’importanza dei contenuti audiovisivi nel panorama musicale.
Nonostante la flessione del mercato dei download, che ha registrato un calo del 12,7%, il settore digitale ha comunque raggiunto 312,2 milioni di euro, con una crescita del 13,1%. Il mercato fisico ha subito una flessione del 2,1%, attestandosi a 61,3 milioni di euro. Questo rallentamento è stato in parte causato dalla sostituzione del Bonus Cultura con le nuove Carte Cultura, che hanno avuto un impatto minore sull’acquisto di musica fisica.
Anche se il mercato fisico ha visto un calo complessivo, il vinile ha confermato il suo status di supporto fisico preferito dagli appassionati, con una crescita del 6,8%, arrivando a 38,9 milioni di euro. L’Italia continua a essere uno dei principali mercati globali per il vinile, posizionandosi come l’ottavo mercato a livello mondiale.
Il mercato fisico ha risentito del cambiamento nelle politiche di incentivazione all’acquisto, con le nuove Carte Cultura che hanno avuto un effetto meno incisivo rispetto al precedente Bonus Cultura. Questo ha rallentato il recupero delle vendite di supporti fisici, ma non ha frenato la vitalità del settore digitale.
Le royalties derivanti dai diritti connessi hanno visto un aumento del 2,6%, portando il loro valore a 74,8 milioni di euro, che rappresentano il 16% dei ricavi complessivi. Questo segnale indica un rafforzamento delle fonti di ricavo legate all’uso pubblico della musica, che continua a essere una fonte importante di entrate per artisti e produttori.
Al contrario, il segmento delle sincronizzazioni ha subito una flessione del 4,8%, scendendo al 3% dei ricavi totali. Questa diminuzione è attribuita alla crescente competizione nel mercato delle licenze musicali e a una riduzione degli investimenti in questo ambito.
Il 2024 ha visto una forte crescita delle royalties provenienti dall’estero, che sono aumentate del 13,8%, arrivando a un totale di 27,95 milioni di euro. Il digitale è il principale motore di questa espansione, con un incremento del 24,4%. Dal 2020 al 2024, le entrate derivanti dalla musica italiana all’estero sono aumentate di oltre 16 milioni di euro, segnando una crescita del 140% in soli cinque anni.
A livello globale, l’industria musicale ha visto un aumento complessivo dei ricavi del 4,8%, raggiungendo quasi 30 miliardi di dollari. Lo streaming ha guidato questa crescita con un +7,3%, superando per la prima volta i 20 miliardi di dollari. I settori delle sincronizzazioni e dei diritti connessi hanno registrato aumenti rispettivamente del 6,4% e del 5,9%, mentre il mercato fisico ha subito una lieve flessione del 3,1%.
I dati del 2024 confermano una trasformazione strutturale nel mercato musicale italiano, con un passaggio da un consumo basato sul possesso di musica a uno basato sull’accesso, principalmente tramite abbonamenti a servizi di streaming. Inoltre, c’è stato un forte incremento nell’ascolto di nuove uscite, con l’82% degli stream provenienti da brani pubblicati dal 2010 in poi, e una forte preferenza per il repertorio musicale italiano, che ora rappresenta il 45% degli stream totali.
Nel complesso, il mercato musicale italiano continua a crescere e ad adattarsi alle nuove tecnologie e abitudini dei consumatori. Le prospettive future sono positive, con un’ulteriore espansione prevista grazie all’innovazione digitale e ai nuovi modelli di fruizione musicale. Per maggiori dettagli e analisi approfondite, è possibile consultare il report completo qui. (La redazione)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 20 Marzo 2025