Roberto De Simone (press photo)
Roberto De Simone è morto a Napoli il 7 aprile 2025. Aveva 91 anni. Con lui si spegne una delle figure più complesse e influenti della cultura musicale e teatrale italiana del secondo Novecento. Compositore, regista, musicologo, studioso rigoroso e appassionato delle tradizioni popolari della Campania, De Simone ha saputo fondere l’eredità della musica colta con quella della cultura orale, facendone materia viva per il teatro e la scena musicale.
Era nato a Napoli il 25 agosto 1933, in una famiglia profondamente legata al mondo dell’arte. Nipote dell’attore Roberto De Simone, fu introdotto alla musica in tenerissima età: studiò pianoforte fin da bambino e si esibì in concerto già a otto anni. L’incontro con l’opera lirica e l’ingresso al Conservatorio di San Pietro a Majella segnarono il primo capitolo di un percorso che, pur partendo dalla musica classica, avrebbe trovato il suo fulcro nella riscoperta delle radici popolari.
Dopo un promettente inizio come concertista – si esibì anche con brani di Mozart e Beethoven, scrivendo personalmente le cadenze – De Simone scelse di abbandonare la carriera da solista per dedicarsi a un’indagine più profonda sulle forme musicali tradizionali. Durante la giovinezza, trascorsa a Somma Vesuviana a causa degli eventi bellici, aveva avuto un primo contatto diretto con il patrimonio orale campano, che avrebbe poi esplorato con metodo da etnomusicologo.
Negli anni Sessanta e Settanta cominciò a elaborare un nuovo modo di ascoltare e rappresentare la tradizione, dando voce alle storie, ai suoni e ai riti della cultura popolare. Fondò, insieme a Giovanni Mauriello, Eugenio Bennato e altri, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, divenuta punto di riferimento per il recupero e la rielaborazione della musica tradizionale del Sud Italia.
La svolta teatrale arrivò con La Gatta Cenerentola (1976), spettacolo musicale che lo impose definitivamente all’attenzione nazionale e internazionale. Opera scritta e musicata da De Simone, segnò l’inizio di una nuova fase: quella del teatro musicale in cui il folklore diventava materia drammaturgica, filtrata da una consapevolezza colta ma mai accademica. Seguirono lavori come Mistero napoletano, Masaniello, L’Opera Buffa del Giovedì Santo e, più tardi, la collaborazione con il gruppo Media Aetas. Alla sua attività creativa affiancò una fertile produzione editoriale e scientifica: raccolte di fiabe, saggi sulla tarantella e sul presepe napoletano, studi etnomusicologici. Le sue pubblicazioni sono oggi riferimenti imprescindibili per chi si occupa di tradizioni popolari del Sud Italia.
De Simone ha ricoperto incarichi di rilievo anche nelle istituzioni: direttore artistico del Teatro San Carlo negli anni Ottanta, direttore del Conservatorio San Pietro a Majella a partire dal 1995, docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha curato regie per teatri d’opera internazionali, firmando allestimenti di Mozart, Verdi, Rossini e Pergolesi. La sua Festa Teatrale per il 250º anniversario del San Carlo, il Requiem per Pasolini e Eleonora, ispirata alla rivoluzione napoletana del 1799, restano tra le sue composizioni più significative. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’investitura ad Accademico di Santa Cecilia e il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere conferito dalla Repubblica francese.
Roberto De Simone è morto nella sua casa di Napoli, circondato dai familiari. Era stato recentemente dimesso da un ricovero ospedaliero. Il decesso è avvenuto poco dopo le 21 del 7 aprile. Accanto a lui, la sorella Giovanna e il nipote Alessandro. I funerali sono in corso di allestimento e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbero tenersi mercoledì. Con De Simone scompare un autore capace di far dialogare il passato con il presente, di offrire dignità scenica e musicale a un sapere collettivo che rischiava l’oblio. Un maestro che ha insegnato a vedere, ascoltare e raccontare la cultura popolare come materia viva della modernità. (La redazione)
Se vuoi segnalarci un errore o dirci qualcosa, scrivici a musicletter@gmail.com. Se invece ti piace quello che facciamo, clicca qui e supportaci con una piccola donazione via PayPal, oppure acquista su Amazon il nostro utile quaderno degli appunti o qualsiasi altro prodotto. Inoltre, puoi acquistare un qualsiasi biglietto su TicketOne. Infine puoi isciverti al nostro canale Telegram. Grazie
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 7 Aprile 2025