L'Angola indipendente di Maria Cristina Ercolessi analizza la lotta per l'indipendenza del paese, la guerra civile tra MPLA e UNITA, e il contesto geopolitico della Guerra Fredda. Il libro offre una panoramica chiara ed esaustiva di questi eventi cruciali, mentre l'Angola emerge come potenza economica africana.
L'Angola indipendente (cover)
L’Angola indipendente, edito nel 2011 da Carocci Editore, è un’opera della professoressa Maria Cristina Ercolessi, docente di Sistemi politici e sociali dell’Africa contemporanea all’Università di Napoli “L’Orientale”. Si tratta di una delle rare pubblicazioni in italiano che, in poche e dense pagine, affrontano in maniera chiara ed esaustiva la storia dell’indipendenza dell’Angola.
Nel 1975, l’Angola ottenne finalmente l’indipendenza dal Portogallo, ma questo evento segnò l’inizio di un conflitto interno devastante. La guerra civile scoppiò tra il governo del Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola (MPLA), di orientamento marxista-leninista, e l’opposizione dell’Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola (UNITA), guidata da Jonas Savimbi. La guerra non fu solo una battaglia per il controllo del paese, ma divenne anche un campo di scontro internazionale, segnato dalla Guerra Fredda.
Il conflitto angolano si inserì in un contesto più ampio di lotte geopolitiche durante la Guerra Fredda, con il coinvolgimento di potenze esterne. L’Angola divenne un importante fronte nella battaglia contro il regime di apartheid sudafricano. Mentre l’UNITA era sostenuta da potenze occidentali e il regime sudafricano, il MPLA ricevette il supporto di paesi socialisti, tra cui l’Unione Sovietica e Cuba.
La guerra civile angolana durò fino al 2002, quando finalmente si raggiunse un cessate il fuoco. Nonostante la fine del conflitto, l’Angola affrontò enormi sfide nel ricostruire il paese. L’MPLA rimase al potere, utilizzando le risorse petrolifere per alimentare una rapida crescita economica. Tuttavia, questa crescita non riuscì a ridurre le disuguaglianze sociali, e il paese rimase segnato da un deficit di democrazia.
Nel contesto contemporaneo, l’Angola è considerata una potenza emergente in Africa, grazie alle sue ricchezze naturali, in particolare il petrolio, e alle opportunità economiche che il paese offre. Negli ultimi anni, l’Angola ha attirato l’interesse di numerosi attori internazionali, tra cui investitori e potenze globali, desiderosi di sfruttare le risorse del paese e di entrare nel suo mercato in espansione. Nonostante le sfide politiche e sociali, l’Angola si sta affermando come una delle principali economie in crescita del continente africano. (La redazione)
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