Dentro Fanfare ci sono un sacco di cose che amo: dal folk alla psichedelia, passando addirittura per il progressive rock, genere che, a voler essere sincero, non ho mai digerito con tanta facilità e che, invece, in questo terzo album di Jonathan Wilson risulta decisamente gradevole e ammaliante. Dicevo: dentro Fanfare ci sono un sacco di cose che amo. C’è l’Inghilterra di Bill Fay, come pure il ricordo di John Martyn e George Harrison, ma soprattutto c’è l’America del Rock, quella cantata e sognata da Neil Young e dai Byrds, giusto per fare qualche nome, le cui ombre si allungano un po’ ovunque in questo nuovo lavoro del cantautore di Forest City (North Carolina). Un meraviglioso caleidoscopio di emozioni dove, in alcuni passaggi, mi è sembrato di ascoltare persino il fantasma di un altro Wilson, quello del bellissimo Pacific Ocean Blue. Collaborano al disco Jackson Browne, David Crosby, Mike Campbell, Graham Nash, Josh Tillman e molti altri ancora. E io mi sento a casa. (Luca D’Ambrosio)