Ricordo bene quando morì Joe Strummer. Mancava qualche giorno a Natale e io e il mio amico Mezzone eravamo a casa che stavamo ascoltando “Rock the Casbah”. La notizia ci lasciò senza parole. Allora uscimmo di casa in silenzio e camminammo per ore al freddo, sotto un cielo greve. Le gambe erano pesanti e i nostri cuori battevano così forte che sembravano uscirci dal petto. Ci mancava il fiato, ma soprattutto ci mancava lui: “Joe lo strimpellone”. (L.D.)