Arriva improvvisamente nel silenzio assoluto della mia stanza togliendomi il respiro. Ho un nodo in gola e non riesco neanche più a deglutire. Il cuore mi batte forte, così forte che non riconosco più le cose e le persone che mi circondano. Allora mi alzo dal letto con un balzo felino, rivolgendo lo sguardo verso un punto qualsiasi della camera purché sia illuminato. Mi tocco continuamente, perché ho quasi l’impressione di aver perso il controllo del mio corpo. Cerco di riprendere il fiato, o almeno quel poco che rimane. Poi metto i piedi sul pavimento gelido muovendomi lentamente, a scatti, quasi tremando, finché non arrivo ad accendere la luce. Click! Ed è solo in quel momento che vengo attraversato da una sensazione di pace, come se quel sospirato bagliore avesse rimesso ogni cosa al proprio posto. Sorrido quasi incredulo. Subito dopo, però, scuoto la testa e ripenso a quella canzone dei Low. Ecco, avete presente Dark? “There are many things to be afraid of, like ghosts and death and climbing too high / There are many things to be afraid of, but don’t be afraid of the dark.” (Luca D’Ambrosio)