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Luca D'Ambrosio musica

Pillole quotidiane: Before We Run degli Yo La Tengo

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Mi sveglio con il freddo che incalza, proprio lì, sul davanzale della finestra di casa, mentre sono ancora immerso, quasi fino agli occhi, nel tepore avvolgente di un inattaccabile piumone. Allora mi viene da pensare quale possa essere il motivo per mettere i piedi a terra e iniziare questa nuova giornata, benché il mondo, e il suo lento aggrovigliarsi, non faccia altro che complicarsi la vita. Fa freddo. Lo spread ora sale, ora scende, come l’ascensore del mio condominio, a volte anche senza una ragione. Il lavoro, quello vero, è una chimera. I giovani protestano. I vecchi, pure. La gente, lì fuori, è triste, ed è facile intuirlo, non ci vuole molto: basta guardarla mentre si agita davanti al bar o mentre esce dal supermercato. Le automobili, invece, sembrano rincorrersi in una specie di carosello natalizio. Il cielo è una lastra di ghiaccio. Mi chiedo: ci sarà pure un motivo per iniziare questa benedetta giornata con un po’ di sano ottimismo? Allora di nuovo: il tepore del piumone. Il freddo sulla soglia della finestra, quasi a voler elemosinare l’ingresso in camera. L’odore dei cornetti al cioccolato. La mia collezione di dischi. Il silenzio, rotto soltanto dal frastuono di una lavatrice in funzione. Poi, improvvisamente, penso all’ultima meraviglia degli Yo La Tengo, Fade, che esce proprio nel bel mezzo di un malinconico e tedioso inverno. E sento già le sue melodie estive, il fruscio del vento caldo che mi accarezza il volto e quell’insolita e piacevole malinconia che ti pervade l’anima e ti fa battere forte il cuore. Ecco! È l’amore che torna, in un batter di ciglia, come quando ascolti Before We Run e ti vien voglia di scappare via da qui. Lontano. Giusto o sbagliato che sia. (Luca D’Ambrosio)



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