UNA VITA INTESA: INTERVISTA A TEHO TEARDO di Luca D’Ambrosio
Teho Teardo è sicuramente uno dei compositori più originali e prolifici del panorama musicale italiano e non solo. Conosciuto per le sue celebri colonne sonore come “Il Divo”, “Gorbaciof”, “Una vita tranquilla”, “Diaz – Don’t Clean Up This Blood” e “La nave dolce”, il musicista di Pordenone è sempre in piena attività creativa. Lo abbiamo fermato un istante per sapere qualcosa in più dei suoi ultimi progetti e per scoprire cosa sta bollendo in pentola… Buona lettura.
C’eravamo lasciati con una video-intervista al Circolo degli Artisti di Roma in occasione della presentazione del film di Daniele Vicari, Diaz, per il quale hai realizzato le musiche (n.d.r.; guarda e ascolta la video-intervista a fine articolo). Bene, ora che sono passati diversi mesi dall’uscita, che tipo di riscontro ha avuto il film e la colonna sonora dal pubblico e dalla critica specializzata?
Diaz è un film che resta, non uno di quelli che sparisce, credo stia lasciando un segno. Ho avuto molti riscontri positivi per le musiche del film, sono davvero soddisfatto.
Ti piace scrivere per il cinema impegnato?
Mi piace collaborare a progetti dove c’é qualcosa di sensato da dire, da fare. Non é necessario ci sia un tema sociale o politico, ma ci devo trovare un senso.
Nel frattempo sono successe diverse cose. La realizzazione dell’opera teatrale “Music for Wilder Mann” ispirata al lavoro del fotografo francese Charles Fréger e la registrazione di un album con Blixa Bargeld degli Einstürzende Neubauten. Allora, iniziamo con il primo progetto…
Sono rimasto folgorato dalle foto di Fréger, ho dovuto subito reagire e scrivere della musica. Le sue foto contengono cosí tanti segnali che mi hanno spinto a registrare un disco intitolato “Music for Wilder Mann” che uscirà all’inizio del 2013. Con Blixa il lavoro procede bene, ci rivedremo a breve a Berlino per finire di registrare le parti vocali e poi a dicembre inizierò a mixare l’album che verrà pubblicato nella primavera del 2013.
Com’è lavorare con Blixa?
È una persona molto complessa, la cui stratificazione di esperienze e conoscenza richiede un altissimo livello di preparazione. Blixa è abituato a lavorare solo con dei fuoriclasse, per collaborare con lui bisogna essere molto bravi. Abbiamo già lavorato diverse volte assieme, prima a teatro con Ingiuria, il progetto che realizzai con la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio e poi al cinema nella colonna sonora di Una vita tranquilla per cui abbiamo scritto la canzone “A Quiet Life”. Due esperienze artisticamente molto stimolanti che sono confluite nella realizzazione di questo album.
A inizio anno hai messo in scena, con Elio Germano e con la collaborazione di Martina Bertoni, una lettura-concerto di “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline di cui già abbiamo parlato ad aprile scorso (n.d.r.; guarda e ascolta la video-intervista a fine articolo). In quest’ultima rappresentazione invece, “Music for Wilder Mann”, qual è la scintilla o semplicemente il motivo che ti ha spinto a realizzare questo nuovo progetto teatrale?
Le foto di Charles sono state come una sceneggiatura, come un testo da cui trarre ispirazione per scrivere musica. Se in Viaggio al termine della notte le avventure di Bardamou arrivavano ai confini delle disgrazie umane, in Wilder Mann siamo in un mondo lontanissimo, pagano e selvaggio, imprevedibile e pericoloso. Nell’apparente tranquillità del mondo digitale mi serve una scossa che arrivi da un passato, qualcosa che rimetta in discussione la sicurezza in cui pretendiamo di vivere.
Quando e dove ci sarà la prima di “Music for Wilder Mann”, chi collaborerà con te e per quanto tempo lo porterai in giro?
Il 17 ottobre 2012 all’Auditorium di Roma e il 9 novembre 2012 a Riccione, poi lo riprenderemo il prossimo anno.
Vista la tua iperattività creativa, per caso stai lavorando su qualche altro progetto o film?
Sto lavorando a un docu film in America per HBO sulla vita di un senatore americano, un progetto molto interessante.
Domanda di rito: cosa stai ascoltando ultimamente?
Pochi minuti fa riascoltavo Glimmer, il bellissimo album di Jacaszek, pubblicato dalla Ghostly, l’etichetta del bravissimo Matthew Dear.
Grazie e speriamo di vederci presto.
Grazie a te, ciao!
Intervista: Roma, Circolo degli Artisti, aprile 2012
A Quiet Life
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