L’impressione di chi si è appena trasferito in quel di Varsavia è quella di un posto in continuo fermento. Una sensazione che, oltre a trovare conferma nei numerosi eventi culturali e ricreativi realizzati quasi in ogni angolo della città, si percepisce immediatamente dai tantissimi lavori di edificazione e di ristrutturazione urbana in atto soprattutto negli ultimi anni, molti dei quali presumibilmente anche in vista degli Europei di calcio del 2012: ammodernamenti, restauri e ampliamenti che, nonostante i buoni propositi, non possono che arrecare piccoli disagi. Vivaddio, però, i cantieri si aprono e si chiudono con regolare scadenza e raramente ci si trova di fronte a edifici eternamente incompiuti o con “gestazioni” di decenni. Già qualche anno fa accadeva spesso, non senza sorpresa, di vedere opere completamente ultimate nel giro di appena qualche mese. Lo stesso sbalordimento, misto ad ammirazione, è stato ravvisato in ambito culturale, nella moltiplicazione delle iniziative più disparate e stravaganti: dalla fotografia alla pittura, dal teatro al cinema, dalla musica a ogni sorta di circostanza artistica, consolidando l’idea di una metropoli fondamentalmente giovane, dinamica e creativa. continua (Fonte: Il Mucchio Selvaggio)
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