Ogni tanto bisognerebbe fermarsi e mettersi a guardare le cose da un punto di vista diverso.
Che vuol dire accettare errori e sconfitte.
Che vuol dire evitare sterili competizioni.
Che vuol dire accogliere il prossimo.
Che vuol dire provare a “essere migliori”.
Ogni tanto bisognerebbe avere il coraggio di fare anche un passo indietro, giusto per non rischiare di inseguire la stupidità umana che, di questi tempi, corre veloce sui binari della tecnologia.
Ogni tanto, insomma, bisognerebbe chiudere gli occhi e respirare profondamente.
Ogni tanto, dico.